quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 30 OTTOBRE 2015
Vicenza. Ospedale San Bartolo assolda i “Rangers” per difendersi da “ladri e balordi”. Zaia: “Governo latita e noi dobbiamo fare da soli”

“Bene hanno fatto a Vicenza a prendere questa decisione, perché nulla vale di più della tranquillità di malati e personale sanitario. Assodato che anche in tema di sicurezza il Governo latita, mi auguro che almeno si vergogni. E’ uno sconcio che ci si debba autodifendere anche in ospedale”, commenta il governatore veneto.

“Adesso ci tocca difendere con i Rangers, naturalmente pagati dalle tasche dei veneti, anche gli Ospedali da ladri e balordi. Bene hanno fatto a Vicenza a prendere questa decisione, perché nulla vale di più della tranquillità di malati e personale sanitario. Assodato che anche in tema di sicurezza il Governo latita, mi auguro che almeno si vergogni. E’ uno sconcio che ci si debba autodifendere anche in ospedale”.

Con queste parole il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia esprime “compiacimento per la decisione assunta dall’Ulss 6 di Vicenza di dotare l’ospedale San Bortolo di un servizio di sicurezza aggiuntivo privato”, ma anche “sconcerto per l’infiltrazione, sempre più aggressiva e arrogante, di criminalità, che piccola non è mai, in luoghi che dovrebbero essere invece assolutamente inviolabili e protetti come gli ospedali”.

“So bene – incalza Zaia – che al San Bortolo c’è un posto di Polizia e ringrazio i pochissimi agenti che vi sono destinati per l’abnegazione con cui svolgono il loro lavoro. Ma evidentemente la grande fatica di questi uomini non basta: andrebbero aiutati e rinforzati dal Governo, che non lo fa, anzi ne taglia le risorse. Allora lo facciamo noi, lo fa in questo caso l’azienda sanitaria vicentina, ma siamo arcistufi di doverci sempre più frequentemente sostituire, dove non ci è vietato dalle leggi nazionali, ad uno Stato sempre più colpevolmente distratto dal dilagare dell’insicurezza e della delinquenza”.

“Quando si è costretti a difendere la sicurezza di un ospedale pagando una polizia privata – conclude il Governatore – vuol dire che lo Stato non è più in grado di garantire ai suoi cittadini un diritto costituzionale. Ciò è tanto grave quanto triste”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA