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Venerdì 30 OTTOBRE 2015
Farmaci falsi. Cosa fare dopo le nuove regole europee
Se ne è parlato nei giorni scorsi a Roma presso l'ambasciata britannica in un incontro promosso da Aegate. L'occasione è stata utile epr approfondire le implicazioni e le future prospettive per il settore farmaceutico dopo l’implementazione della Direttiva Europea sui medicinali falsificati (FMD).
Gli strumenti per combattere il crescente fenomeno della falsificazione dei medicinali sono stati al centro di un incontro presso l’ambasciata del Regno Unito a Roma promosso nei giorni scorsi da Aegate, azienda leader di mercato nel settore dell’autenticazione dei farmaci.
“L’incontro - fanno sapere dall'Aegate in una nota - è stato un’importante occasione di approfondimento sulle implicazioni e le future prospettive per il settore farmaceutico dopo l’implementazione della Direttiva Europea sui medicinali falsificati (FMD). La direttiva avrà un significativo impatto sull’intero settore farmaceutico: aziende, grossisti, farmacisti, fornitori del servizio sanitario pubblico e enti regolatori”.
Ottobre sarà un momento cruciale per l’attuazione della legge: infatti gli Atti Delegati sono stati da poco approvati dalla Commissione Europea e a breve saranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE. Da quel momento i produttori farmaceutici europei avranno tre anni per adeguarsi ad alcuni requisiti: ogni produttore farmaceutico dovrà applicare un numero seriale unico per confezione di farmaco e gli Stati Membri dovranno mettere a punto un sistema per verificare l’autenticità delle medicine prima che vengano dispensate ai pazienti.
L’Ambasciatore britannico Christopher Prentice, ha sottolineato l’importanza di garantire la massima sicurezza per i pazienti e la necessità per i Paesi europei di adeguarsi alla normativa, evidenziando il valore aggiunto che può dare Aegate, in quanto azienda leader nei sistemi di autenticazione dei farmaci, a supporto della filiera farmaceutica e della tutela dei pazienti.
Mark de Simone, CEO di Aegate, ha sottolineato che la Direttiva Europea sui medicinali falsificati rappresenta una reale opportunità per tutelare i pazienti di tutta Europa e ha ricordato che la priorità per tutti gli stakeholder deve essere l’efficace e tempestiva implementazione dei servizi di autenticazione, per ridurre al minimo l’impatto sulle industrie farmaceutiche, gli ospedali, le farmacie e, soprattutto, i pazienti. In Italia, il sistema Aegate è già integrato nel 90% delle farmacie su tutto il territorio nazionale, e ben 5000 farmacie hanno già scelto di attivare il servizio, per una maggiore tutela della salute dei pazienti italiani.
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