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Venerdì 23 OTTOBRE 2015
Lazio. Ospedale Israelitico. Regione avvia iter per revoca accreditamento: non potrà accogliere nuovi pazienti
La struttura dovrà comunque assicurare l’assistenza ai cittadini già ricoverati. La Regione spiega, inoltre, che “dai controlli svolti in questi anni dalle Asl competenti e dal Noc regionale (Nucleo operativo controlli) sono emersi comportamenti illeciti reiterati che hanno prodotto l’alterazione dei rimborsi e che risultano proseguiti fino ad oggi”. La decisione a seguito dell'inchiesta per falso e truffa che ha coinvolto i vertici della struttura.
“La Regione Lazio, con decreto, ha sospeso l’autorizzazione sanitaria all’ospedale Israelitico. Tale atto è propedeutico alla revoca dell’accreditamento secondo la legge regionale 4/2003 che prevede all’art.11 che “nel caso di gravi e ripetute violazioni la Regione dispone la revoca dell’autorizzazione all’esercizio”. Lo riferisce una nota dalla Pisana.
L’ospedale Israelitico ricevuto il provvedimento dovrà assicurare l’assistenza ai cittadini già ricoverati ma non potrà più accogliere nuovi pazienti.Le Asl competenti dovranno sistemare e ricollocare i pazienti in lista di attesa. “I provvedimenti sono doverosi e inevitabili – spiega la Regione - visti i contenuti dell’atto di sequestro preventivo da parte della Procura dei crediti vantati dall’ospedale Israelitico presso il Ssr, atto da cui emergono comportamenti illeciti e reiterati che costituiscono ulteriori elementi di prova tali da aggravare la situazione della struttura”.
L’amministrazione regionale specifica, inoltre, che “dai controlli svolti in questi anni dalle Asl competenti e dal Noc regionale (Nucleo operativo controlli) sono emersi comportamenti illeciti reiterati che hanno prodotto l’alterazione dei rimborsi e che risultano proseguiti fino ad oggi. Questo ha generato negli anni un ampio contenzioso che a tutt’oggi giace presso il Tar e il Tribunale civile”.
Nelle prossime ore la Regione valuterà, confrontandosi con le altre Autorità competenti, la possibilità di commissariamento della struttura “al fine di garantire l’attività assistenziale e i livelli occupazionali nel rispetto della legalità”.
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