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Mercoledì 16 MARZO 2011
La chirurgia bariatrica si può usare anche nei bambini
La chirurgia per perdere peso conferma di poter essere impiegata, seppur con estrema cautela, anche nei bambini e negli adolescenti. Ma non bisogna lasciare in secondo piano la prevenzione e gli interventi sugli stili di vita.
La chirurgia bariatrica continua a guadagnare terreno. E dopo essersi affermata negli adulti, ora dimostra la sua validità anche nei bambini e negli adolescenti. A dimostrarlo è una revisione sistematica pubblicata sulla rivista Clinical Obesity che ha passato in rassegna 37 studi pubblicati in passato e in cui erano stati arruolati 831 bambini sottoposti a diverse tecniche chirurgiche per perdere peso. Dall’analisi dei dati è emersa la capacità della chirurgia non soltanto di far perdere peso (tra gli 8,5 e i 43 kg/m2), ma anche di ridurre o migliorare le comorbidità.
“Le evidenze scientifiche disponibili - anche se generalmente basate su studi retrospettivi e pertanto poco «potenti» - suggeriscono che la chirurgia bariatrica nei bambini produce una significativa perdita di peso e un miglioramento delle comorbidità e della qualità di vita”, hanno illustrato gli autori. “Tuttavia, le complicanze postoperatorie, la compliance e il follow up possono essere più problematiche in questa popolazione rispetto agli adulti. Inoltre la disponibilità di dati di lungo termine sulla sicurezza, l’efficacia e il rapporto costo-efficacia rimangono in gran parte sconosciuti”. Alla luce di tutto ciò, hanno concluso i ricercatori, “un approccio cauto alla chirurgia bariatrica nei bambini e agli adolescenti è giustificato e le tecniche reversibili sono da preferire rispetto agli approcci che alterano in maniera permanente l’anatomia”.
Naturalmente, ha precistato il team, “i cambiamenti negli stili di vita e la prevenzione non devono essere messi in secondo piano. Sono infatti essenziali per il successo a lungo termine della chirurgia bariatrica”. Anzi, si avverte “l’urgente bisogno di sviluppare alternative alla chirurgia, come programmi di intervento sugli stili di vita che siano efficaci nei bambini in sovrappeso e obesi”.
In attesa che programmi realmente efficaci siano messi a punto, però, la chirurgia comincia ad apparire come un rimedio indispensabile. “L’epidemia di obesità in corso riguarda i bambini così come gli adulti, con un aumento proporzionale della morbidità e dei costi”, ha commentato la prima firmataria dello studio, Andrea Aikenhead dell’International Association for the Study of Obesity di Londra. “Identificare metodi efficaci per trattare l’obesità severa nei bambini non solo riduce la prevalenza dell’obesità infantile e il conseguente carico di malattia, ma inibisce anche la progressione dei bambini obesi in adulti obesi. E questo è un aspetto cruciale per interrompere l’epidemia”.
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