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Martedì 20 OTTOBRE 2015
Tangenti. Mantovani interrogato dal Pm

Si è difeso per circa quattro ore Mario Mantovani, l'ex vicepresidente della Regione Lombardia arrestato lo scorso 13 ottobre con l’accusa di corruzione, concussione e turbativa d'asta. Mantovani avrebbe consegnato al magistrato una serie di documenti per dimostrare che da quando è entrato in politica aveva cessato altre attività di tipo imprenditoriale.

È durato circa quattro ore l’interrogatorio davanti al pm di Mario Mantovani, l'ex vicepresidente della Regione Lombardia arrestato lo scorso 13 ottobre con l’accusa di corruzione, concussione e turbativa d'asta.

Stando a quanto riferito in un dispaccio dell’Ansa, che cita l’avvocato difensore di Mantovani, Roberto Lassini, l'ex assessore alla Sanità avrebbe prodotto al magistrato una serie di documenti per dimostrare che da quando era entrato in politica aveva cessato ogni attività di tipo imprenditoriale relativa alla gestione di case di riposo.

L'interrogatorio, stando a quanto riferito dal legale, si è concentrato soprattutto sulle nuove accuse di turbativa d'asta e abuso d'ufficio contestate all'ex senatore (e non contenute, dunque, nell'ordinanza d'arresto per corruzione, concussione e turbativa d'asta, ma citate nel provvedimento).

"Il carcere per il mio assistito - ha spiegato il difensore - è una situazione surreale, perché non ci sono le esigenze cautelari. Mi auguro - ha aggiunto Lassini - che venga scarcerato a breve e che possa affrontare un processo in tempi ragionevoli e da uomo libero".

La decisione del gip di Milano Stefania Pepe sull'istanza di scarcerazione, presentata dalla difesa dopo l'interrogatorio di garanzia dei giorni scorsi, è attesa per oggi.
 

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