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Sabato 17 OTTOBRE 2015
Stabilità. La Cgil: “Per le Regioni 1,8 miliardi di tagli. Sanità pagherà il conto ancora una volta?”
A preoccupare il sindacato è quanto previsto per il concorso delle Regioni alla finanza pubblica. Secondo la bozza della stabilità (art.46) esse dovranno infatti concorrere per 1,8 miliardi nel 2016 con le stesse modalità della precedente legge di stabilità che hanno portato al taglio di 2,35 miliardi alla sanità con l’intesa Stato Regioni di febbraio. Per la Cgil: "Rischio di un nuovo taglio al Ssn di circa 1 miliardo".
“Un ulteriore drammatico taglio di circa un miliardo di euro che si somma a quelli già previsti al fondo sanitario nazionale”. A denunciarlo sono Cecilia Taranto, segretaria nazionale della Fp Cgil, e Massimo Cozza, segretario nazionale della Fp Cgil Medici, che spiegano: “Da quanto apprendiamo dalle bozze di legge di Stabilità si nasconde un ulteriore drammatico taglio alla Sanità di circa un miliardo di euro, dopo quelli previsti al fondo sanitario nazionale”.
L'articolo 46, infatti, spiegano i due dirigenti sindacali, “prevede che saranno rideterminati i finanziamenti alle Regioni, ricomprendendo per questa via anche le risorse destinate alla sanità, alle quali si chiede un ulteriore sacrificio di 1.800 milioni per il 2016, 3.980 milioni di euro per il 2017 e 5.480 per ciascuno degli anni 2018 e 2019”.
Secondo Taranto e Cozza “la richiesta alle Regioni di un ulteriore contributo alla finanza pubblica si tradurrà inevitabilmente, e come tutti sanno, in nuovi tagli alla sanità, con la drastica riduzione delle prestazioni ai cittadini. Si ripete lo stesso schema dello scorso anno: il governo taglia alle Regioni, con queste ultime che tagliano la sanità. Si sta cancellando progressivamente il diritto alla salute”, concludono.
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