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Venerdì 16 OTTOBRE 2015
Povertà. Arru, “30 mln non solo per sostenere i redditi, ma per dare più qualità alla vita”
Per l’assessore il programma approvato dalla Giunta il 2 ottobre è “un primo passo verso una visione complessiva di welfare generativo che presuppone una conoscenza molto approfondita della società sarda che ancora non possediamo”. Prossimo obiettivo: “Acquisire il massimo delle conoscenze".
"Con lo stanziamento di 30 milioni per il contrasto alle povertà estreme, cifra fra le più alte d'Italia, la Sardegna avvia un percorso nuovo, verso un welfare che non si esaurisce nel sostegno al reddito ma cerca di dare alle persone più qualità di vita, più benessere, più capacita di inserirsi nella vita di relazione". Lo ha dichiarato l'assessore alla salute Luigi Arru presentando alla commissione Sanità, presieduta da Raimondo Perra (Psi), il programma di contrasto alle povertà approvato dalla Giunta il 2 ottobre scorso.
"Le risorse del programma - ha spiegato l'esponente della Giunta - andranno per la maggior parte ai Comuni (24 milioni) secondo un criterio di ripartizione concordato con l'Anci ed articolato sostanzialmente su quote assegnate in base alla popolazione residente e al numero di disoccupati presenti nelle varie realtà territoriali. Ma ci sono anche - ha aggiunto - interventi a favore delle famiglie numerose (4 figli), delle Caritas della Sardegna e degli emigrati che sfortunatamente hanno fatto ritorno nell'Isola in condizioni di poverta', oltre a misure per abbattere il costo dei servizi e progetti di pubblica utilità".
"E'un primo passo - ha sottolineato Arru - verso una visione complessiva di welfare generativo che presuppone una conoscenza molto approfondita della società sarda che ancora non possediamo, soprattutto a causa della mancanza di dati, e dei fenomeni che l'attraversano. Nel medio periodo il nostro obiettivo è quello di acquisire il massimo delle conoscenze in modo da migliorare l'efficacia della spesa e, soprattutto, controllare i risultati ottenuti".
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