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Martedì 13 OTTOBRE 2015
Emilia Romagna. Ministero Salute rinnova all'Irst lo status di Irccs. “Raggiunti tutti i requisiti”
I commissari hanno posto positivo accento sulla crescita dei servizi ad alta specializzazione quali attività trapiantologica, i trattamenti radioterapici avanzati, l’immunoterapia, la medicina nucleare, la diagnostica con traccianti innovativi, la diagnostica molecolare. Evidenziata anche la capacità di attrarre pazienti da fuori Regione.
Il Ministero della Salute ha confermato all’IRST dell’Emilia Romagna, lo status di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). Il decreto di riconoscimento nella disciplina “terapie avanzate nell’ambito dell’oncologia medica” firmato dal Ministro Beatrice Lorenzin, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 settembre.
“Nell’esprimere, a nome delle Direzioni IRST e di tutto l’Istituto, la soddisfazione per la conferma di un requisito fondamentale per continuare lungo il percorso di crescita nelle attività di cura e ricerca – commenta il Direttore generale, Giorgio Martelli – non posso che evidenziare con piacere le conclusioni tratte dalla Commissione ministeriale al termine della site-visite: l’indicazione che, per evolvere, il nostro Istituto debba integrare le proprie funzioni con quelle assicurate dalle altre strutture del territorio. E’ esattamente quanto intendiamo fare dando corpo, in pieno accordo con l’Azienda USL e ricevuto il favore della Conferenza territoriale socio sanitaria, alla Rete oncologica della Romagna. Questo progetto consentirà di mettere a sistema cura, diagnosi e ricerca, assicurando così ai pazienti dei nostri territori, una presa in carico complessiva – dalla prevenzione della malattia al fine vita – caratterizzata dalla possibilità di accedere a chance terapeutiche tra le più innovative e dall’utilizzo delle più evolute tecnologie; aspetti che solo un Irccs come IRST può assicurare. Ringrazio tutti i professionisti IRST che quotidianamente si impegnano per far sì che il nostro Istituto non solo mantenga l’alto standard di attività raggiunto, ma cresca in tutti gli ambiti che ci vedono impegnati".
Nel documento finale che attesta il raggiungimento di tutti i requisiti, i commissari hanno inoltre posto positivo accento sulla crescita dei servizi ad alta specializzazione (quali attività trapiantologica, i trattamenti radioterapici avanzati, l’immunoterapia, la medicina nucleare, la diagnostica con traccianti innovativi, la diagnostica molecolare) e la capacità di IRST di attrarre pazienti da fuori Regione.
La conferma dello status segue il superamento della visita ispettiva della Commissione ministeriale avvenuta lo scorso marzo. La normativa prevede, infatti, che dopo il primo conferimento, avvenuto per IRST nella primavera del 2012, gli Istituti siano sottoposti, con cadenza triennale, a rigorosi controlli su più livelli. Oltre all’esame e alla discussione preliminare della documentazione sull’organizzazione generale, ai dati macroeconomici, all’attività assistenziale e di ricerca, la valutazione prevede un’ispezione delle sedi, compresi i laboratori di ricerca e le attività di diagnostica. Una terza fase prevede l’approfondimento di alcuni temi richiesti dalla Commissione.
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