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Martedì 13 OTTOBRE 2015
Autismo. Emiliano: “Presto una nuova delibera"
Sarà una delibera “madre” che la Giunta approverà sulla base dei riferimenti che offerti da un Tavolo regionale dedicato e che “potrà essere aggiornata man mano che ci registreranno progressi nell’approfondimento delle questioni e nell’analisi dei risultati”. Il primo passo sarà la costruzione di “un’anagrafe delle situazioni che abbiamo in Puglia”. Il modello sarà “di integrazione pubblico privato”.
“Ci sarà una nuova delibera di indirizzo sul problema dell’autismo. Una delibera ‘madre’ che la Giunta regionale dovrà approvare con riferimento ai contenuti emersi dal tavolo dedicato di questa mattina e che potrà essere aggiornata man mano che ci registreranno progressi nell’approfondimento delle questioni e nell’analisi dei risultati. Occorre avviare e mettere a regime un sistema. Possiamo dire che, per quanto riguarda l’autismo, siamo purtroppo quasi all’anno zero ma ce la metteremo tutta affinché questo sistema possa crescere in fretta ”. L’annuncio è del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ieri mattina ha presieduto il tavolo regionale per l’Autismo, previsto dalla delibera n. 805 del 5 maggio del 2004 e dalle Linee guida per l’Autismo approvate in Puglia il 2 agosto del 2013. Al tavolo regionale hanno partecipato, oltre al consigliere regionale Filippo Caracciolo, tutti i responsabili delle neuropsichiatrie infantili delle sei Asl pugliesi, i dirigenti della Regione e i rappresentanti delle associazioni dei familiari.
“Dal confronto serrato e complesso, nel solco del metodo dell’ascolto e della partecipazione democratica che ha scelto il presidente Emiliano per il governo di questa regione, sono emerse alcune priorità, insieme ad alcune criticità”, spiega una nota della Giunta che fa il punto sul confronto.
“Il primo passo da compiere – ha sottolineato Emiliano invitando gli uffici regionali ad avviare subito il lavoro di raccolta dei dati - è quello di costituire un’anagrafe delle situazioni che abbiamo qui in Puglia con il supporto di tutti i responsabili delle Asl per poter capire anche l’entità della diffusione dell’autismo. Dobbiamo poi immaginare un modello di integrazione pubblico privato, laddove il pubblico, così come è emerso dal confronto, riesce a mala pena a fare la diagnostica e qualche controllo. Tutto il resto invece, a cominciare dai percorsi terapeutici, viene affidato al privato. Occorre dunque compiere anche una verifica del numero di strutture private presenti sul nostro territorio in grado di dare le giuste risposte terapeutiche e di soddisfare le esigenze dell’utenza”.
Per Emiliano poi occorrerà “reimpostare una strategia complessiva che contenga un indirizzo per tutte le Asl, un indirizzo che potrà anche essere personalizzato, perché non tutte le Asl sono strutturate allo stesso modo, ma che sia in grado di dare una risposta generale ai problemi che verranno anagrafati”.
Per quanto riguarda la richiesta di revoca, avanzata nuovamente questa mattina dai rappresentanti dell’associazione nazionale dei genitori soggetti autistici, della delibera 1340 del 5 giugno del 2015 con la quale si modificano i criteri di assegnazione del contributo ai cittadini pugliesi che si avvalgono del metodo ABA (Applied Behavioral Analysis), Emiliano ha ribadito “la necessità di capire l’entità del fenomeno ma soprattutto l’appropriatezza del metodo ABA per i ragazzi al di sopra dei 18 anni di età. E comunque la ridefinizione dei criteri di assegnazione dei contributi, dovrà essere anche in funzione del reddito delle famiglie”.
Il Presidente ha chiesto agli uffici di produrre i primi risultati entro trenta giorni e ha convocato nuovamente il Tavolo regionale per l’autismo per il prossimo 18 novembre alle ore 10.00, sempre presso la Presidenza.
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