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Venerdì 09 OTTOBRE 2015
Biondelli su disabili in scuole dell’ex provincia di Ragusa e sperimentazione Carta acquisti

Precisazioni del Governo, tramite il sottosegretario al Lavoro. Al Libero consorzio comunale di Ragusa verrà destinata una quota di circa 415 mln. E’ stato predisposto il Dpcm necessario che attualmente è alla firma delle Amministrazioni coinvolte. Il Ministero della Salute sta provvedendo a una semplificazione dei criteri e delle procedure per facilitare l'accesso alla Carta acquisti a tutto il territorio nazionale.

La sottosegretaria al Lavoro, Franca Biondelli, è intervenuta ieri pomeriggio in commissione Affari Sociali alla Camera per rispondere a due interrogazioni. La prima, presentata da Marialucia Lorefice (M5S), riguardava la violazione del diritto all'istruzione dei ragazzi disabili nelle scuole dell'ex provincia di Ragusa. Biondelli ha spiegato che, relativamente ai servizi di assistenza agli studenti con handicap degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado nell'ex provincia di Ragusa, denominata ora Libero Consorzio Comunale di Ragusa, il Ministero dell'interno ha reso noto che il problema deriva dall'indisponibilità di risorse finanziarie a cui compete assicurare questi servizi. “Il Ministero dell'interno - ha aggiunto il sottosegretario - ha reso noto che al Libero consorzio comunale verrà destinata una quota di circa 415 milioni di euro. E’ stato predisposto il DPCM necessario per l'assegnazione delle predette somme che attualmente è alla firma delle Amministrazioni coinvolte”.
 
Questa la risposta integrale di Biondelli: “Con riferimento all'atto parlamentare degli Onorevoli Lorefice ed altri – inerente al servizio di trasporto scolastico per gli alunni con disabilità – faccio presente quanto segue. In particolare, ricordo che legge n. 328 del 2000, meglio nota come «Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali», all'articolo 1, comma 3, stabilisce che la programmazione e l'organizzazione dei sistemi integrati di interventi e servizi sociali compete agli enti locali, alle regioni e allo Stato secondo i principi di riparto delle competenze amministrative tra i vari livelli di governo territoriali tra i quali ricordo a titolo esemplificativo quelli di sussidiarietà e cooperazione. Rappresento, inoltre, che l'articolo 139 del decreto legislativo 112 del 1998 specifica che sono attribuiti alle province, per quanto riguarda l'istruzione secondaria superiore, e ai comuni, in relazione agli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio. Tuttavia, tali funzioni sono allo stato in via di definizione alla luce dell'intervenuta legge 56/2014 che ha ridisegnato le funzioni delle ex province. Quanto ai servizi di assistenza agli studenti con handicap degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado nell'ex provincia di Ragusa, denominata ora Libero Consorzio Comunale di Ragusa, il Ministero dell'interno ha reso noto che il problema deriva dall'indisponibilità di risorse finanziarie da parte del predetto Libero Consorzio a cui compete assicurare gli anzidetti servizi. La Prefettura di Ragusa si è occupata della questione, promuovendo un apposito incontro tenutosi il 22 settembre scorso con i rappresentanti delle associazioni di categoria, alla presenza dei dirigenti dell'ufficio scolastico provinciale e del Libero Consorzio Comunale di Ragusa. In tale sede, il rappresentante del Libero Consorzio Comunale ha riferito che l'ente, in considerazione delle gravi difficoltà finanziarie connesse alla riduzione di spesa prevista dalla legge di stabilità 2015, attende l'erogazione dei trasferimenti erariali della Regione Siciliana, in modo da poter approvare il bilancio di previsione per l'anno corrente e, quindi, impegnare le risorse occorrenti alla copertura dei servizi per l'assistenza e il trasporto degli alunni disabili inseriti nelle scuole di istruzione secondaria.

Dopo la riunione, la Prefettura ha interessato formalmente la Presidenza della Regione Siciliana, sensibilizzandola alla sollecita erogazione dei predetti fondi. Il Ministero dell'interno, nel rappresentare che, allo stato non risulta ancora pervenuta alcuna determinazione da parte della Regione Siciliana, ha segnalato che la Prefettura ha fissato un ulteriore incontro per il 13 ottobre prossimo al fine di individuare le iniziative da intraprendere per pervenire ad una positiva soluzione della problematica di cui trattasi. Per quanto concerne, altresì, i contributi, previsti dal decreto-legge n. 78 del 2015, destinati alle all'assistenza degli alunni con handicap, il Ministero dell'interno ha reso noto che al predetto Libero consorzio comunale verrà destinata una quota di circa 415 milioni di euro. Si rappresenta, inoltre che è stato predisposto il DPCM necessario per l'assegnazione delle predette somme e che attualmente tale decreto è alla firma delle Amministrazioni coinvolte. Pertanto, pur ribadendo il grande interesse che il tema della disabilità riveste per il Governo, non posso che evidenziare che la questione sollevata dall'interrogante rientra nelle competenze esclusive degli Enti locali”.
 
Infine, Salvatore Capone (Pd), ha illustrato la sua interrogazione concernente il ritardo nell'attivazione della sperimentazione della Carta acquisti a tutto il Mezzogiorno. “Il Ministero che rappresento sta provvedendo a una semplificazione dei criteri e delle procedure al fine di facilitare l'accesso alla misura nell'ambito della sua estensione a tutto il territorio nazionale”, ha spiegato. L’intenzione del Governo, ha spiegato il sottosegretario, è quella di estendere e rafforzare il sostegno per l'inclusione attiva e, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, procedere alla progressiva stabilizzazione della misura di contrasto alla povertà.

Questa la risposta integrale di Biondelli: “Gli Onorevoli interroganti, con il presente atto parlamentare, richiamano l'attenzione sullo stato di attuazione della carta acquisti sperimentale, denominata «Sostegno per l'inclusione Attiva». Al riguardo, faccio presente che dal confronto con le Regioni, alla luce dei risultati relativi all'attuazione della sperimentazione della carta acquisti nelle 12 città con più di 250 mila abitanti, è emersa la necessità di procedere alla estensione della misura, previa revisione in modo condiviso dei criteri e delle procedure da adottare sull'intero territorio nazionale. In particolare, sulla base della valutazione dei risultati della sperimentazione, il Ministero che rappresento sta provvedendo a una semplificazione dei criteri e delle procedure al fine di facilitare l'accesso alla misura nell'ambito della sua estensione a tutto il territorio nazionale. Evidenzio, inoltre, che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha avviato un processo di dialogo e confronto con il partenariato istituzionale ed economico-sociale per la definizione di un Piano nazionale di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale. Informo, altresì, che sono stati, al riguardo, già attivati i relativi tavoli tecnici.

Sottolineo, pertanto, che è intenzione del Governo estendere e rafforzare il sostegno per l'inclusione attiva e, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, procedere alla progressiva stabilizzazione della misura di contrasto alla povertà. Da ultimo, segnalo che, nell'ambito del ciclo di programmazione dei fondi Comunitari 2014-2020, è stato approvato un programma nazionale volto principalmente a supportare il «Sostegno per l'inclusione Attiva», in particolare attraverso lo sviluppo di misure di attivazione e servizi di presa in carico rivolti ai beneficiari della carta. Le risorse complessivamente assegnate a tale finalità nell'ambito del Programma Operativo Nazionale a titolarità di questa Amministrazione ammontano a oltre 1 miliardo di euro, dei quali circa 800 milioni di euro risultano essere assegnati alle regioni meno sviluppate, mentre, e circa 270 milioni di euro risultano essere assegnati alle regioni più sviluppate”. 

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