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Mercoledì 30 SETTEMBRE 2015
Previdenza. Enpam presenta il bilancio sociale 2014. Oliveti: “Nostro obiettivo è dare un futuro sicuro agli iscritti”
Sostenibilità del sistema pensionistico, welfare di categoria, gestione del patrimonio e sostegno al Sistema Italia. Queste le sfide riassunte nel secondo bilancio sociale dell’Ente presentato oggi a Roma. “Sfida è chiamare il decisore a ridefinire regole certe e condivise a difesa della nostra autonomia che è la base su cui si poggia la nostra sicurezza, confermata dai numeri e dai fatti”. IL DOCUMENTO
Sostenibilità e sicurezza, welfare di categoria, gestione del patrimonio e sostegno al Sistema Italia. Sono le quattro sfide affrontate dall’Enpam, ente di previdenza e assistenza dei medici e dei dentisti, raccontate e rendicontate nel Bilancio sociale 2014 che è stato pubblicato oggi. Il documento, di 120 pagine, racconta con numeri e fatti il modello di welfare costruito dalla Fondazione e spiega come sia in grado di reggere le sfide dei nuovi scenari economici e demografici.
“Il nostro obiettivo è di dare un futuro in sicurezza a tutti i nostri iscritti – dichiara il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti – ed è sostanziato da 4 punti fermi: una sostenibilità dimostrata, la possibilità di dare un’assistenza strategica non più solo nei momenti eccezionali di bisogno ma anche durante la formazione e la vita professionale, inoltre la garanzia che il nostro patrimonio è gestito in maniera sicura, redditizia e duratura e con competenze e procedure che si ispirano alle migliori pratiche internazionali."
“Il quarto nostro punto fermo – continua Oliveti – è quello di fare investimenti che siano utili anche al nostro Paese come quelli per potenziare l’assistenza sul territorio, per sviluppare la ricerca e promuovere corretti stili di vita, che è il presupposto indispensabile affinché si consumi sanità solo laddove occorre. In un momento in un cui si discute molto di appropriatezza, penso che questi nostri obiettivi strategici di investimento abbiano il loro perché.”
Oliveti ha anche commentato il decreto sull’appropriatezza sottolineando come questa sia una “battaglia sacrosanta. Sarebbe giusto che tutti fossero appropriati. I medici nel loro esercizio, i cittadini nelle loro richieste, la componente politica nell’esercitare correttamente la programmazione e pianificazione”. In questo senso per Oliveti “abbiamo assistito un po’ ad un rimpallo da questo punto di vista. Una professione valida deve essere esercitata su base di evidenze scientifiche di provata efficacia. Crediamo che la formazione debba essere qualificata e misurabile ma crediamo che il medico debba lavorare in autonomia responsabile”.
I numeri del Bilancio sociale Enpam 2014:
Il bilancio sociale scatta una fotografia aggiornata della categoria: i medici e i dentisti attivi sono 356.375 mentre sono 95.428 i pensionati. In crescita il numero delle donne medico, che nella fascia di età inferiore ai 39 anni superano gli uomini (49.767 di contro a 32.719).
Dal punto di vista previdenziale si mostra uno scenario in cui il saldo tra i contributi versati dagli iscritti, il rendimento del patrimonio e i costi delle prestazioni previdenziali e assistenziali erogate è sempre positivo per il prossimo mezzo secolo, con un patrimonio stimato nel 2060 a circa 100 miliardi.
Per quanto riguarda l’assistenza sono più di 1.500 i medici e i dentisti che nell’ultimo anno hanno usufruito dei sussidi assistenziali dell’Enpam, la quota maggiore – quasi mille – ha fatto richiesta di sussidi straordinari. Ma il bilancio illustra anche gli ambiti verso i quali la Fondazione sta estendendo la sua attività, come la concessione di mutui agevolati agli iscritti.
Nel capitolo del contributo al Sistema Italia si fa il punto sugli investimenti socialmente responsabili di tipo “Mission Related”, come 150 milioni di euro destinati alla ricerca e 25 milioni impegnati nel mondo delle residenze sanitarie assistenziali.
Il Bilancio sociale dell’Enpam è redatto secondo gli standard e le linee guida del Global Reporting Initiative (Gri), l’organizzazione no-profit che stabilisce i criteri più diffusi al mondo per la rendicontazione della sostenibilità.
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