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Giovedì 24 SETTEMBRE 2015
Decreto appropriatezza. Venturi (E.Romagna): “Decisione di tagliare esami inutili è frutto di accordo tra Ministero e Regioni”
L'assessore emiliano e coordinatore della Commissione salute delle Regioni non ci sta e replica alle parole del Ministro che aveva affermato come il provvedimento fosse stato voluto dalle Regioni: “Non ha senso rigirarsi la colpa”. E poi specifica: “Insieme ad appropriatezza occorre però provvedimento per depenalizzazione colpa medica”
“La decisione di tagliare gli esami inutili e le sanzioni per i medici che prescrivono in modo non motivato "è frutto di un'intesa tra Ministero della Salute e Regioni", non ha senso quindi "rigirarsi la colpa a vicenda". Questa la replica di Sergio Venturi, assessore alle sanità della Regione Emilia-Romagna e nuovo coordinatore degli assessori regionali alla salute, al ministro Lorenzin che ha ‘accusato’ le regioni di essere le artefici dell'inserimento delle sanzioni per i medici.
In questo senso però per l’assessore è presto per esprimere una posizione. “L'unico testo che abbiamo visto è quello uscito sulla stampa dopo che il ministro lo ha illustrato ai sindacati”.
“Se ci sono aggiustamenti da fare possono essere fatti - prosegue Venturi - ,ma il principio da cui muove il decreto è sacrosanto: se si decide, con il parere di società scientifiche, che ci sono prestazioni a rischio appropriatezza, non possono essere a carico Ssn".
Per Venturi c’è la “bisogno che determinati esami si facciano quando è realmente necessario, per il bene del paziente e della sostenibilità economica della nostra sanità. Questa per noi è una priorità, non un provvedimento contro i medici. Una priorità che serve, tra l’altro, a mantenere il sistema universalistico così com’è ora, e che garantisce quindi l’accesso alla sanità a tutti i cittadini”. Parallelamente, prosegue Venturi, “occorre dare una risposta in merito alla depenalizzazione della colpa medica, con un provvedimento di legge ad hoc che affronti in maniera definitiva il fatto che i medici non devono prescrivere esami solo come atto di difesa”.
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