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Lunedì 31 AGOSTO 2015
Scomparso a New York il neurologo e scrittore Oliver Sacks

Aveva 82 anni e da tempo era malato di cancro. Si è spento nella sua casa nel Greenwich Village, circondato dai suoi amici intimi e familiari. Dal suo libro ‘Risvegli’, era stato tratto un film con Robin Williams e Robert De Niro.

E' morto domenica a New York all'età di 82 anni il famoso neurologo e scrittore britannico Oliver Sacks. Come lui stesso aveva annunciato a febbraio in un editoriale sul Nyt, era affetto da un tumore al fegato ed era entrato nella sua fase terminale.
 
“Oliver Sacks – si legge in un messaggio dei suoi assistenti pubblicato sul sito www.oliversacks.com - è morto questa mattina nella sua casa nel Greenwich Village, circondato dai suoi amici intimi e familiari. Aveva 82 anni. Ha trascorso i suoi ultimi giorni facendo quello che amava, suonare il pianoforte, scrivendo agli amici, nuotando, godendo di salmone affumicato, e completando diversi articoli. I suoi pensieri finali sono stati di gratitudine per una vita ben vissuta e il privilegio di aver lavorato con i suoi pazienti in vari ospedali e residenze, tra cui le Piccole Sorelle dei Poveri nel Bronx e nel Queens, New York.
 
Il dottor Sacks scriveva fino all'ultimo. Il 14 agosto, ha pubblicato un saggio, "Sabato", sul New York Times. Altri due articoli saranno pubblicati questa settimana, uno nel New York Review of Books e uno nel New Yorker.
 
Sacks anche lasciato diversi libri quasi completi e un vasto archivio di corrispondenza, manoscritti, e giornali. Prima della sua morte Sacks ha creato la Oliver Sacks Foundation, un'organizzazione non-profit dedicata alla crescente comprensione del cervello umano e della mente attraverso il potere della saggistica e case history narrativi.
 
Obiettivo della fondazione comprende la pubblicazioni inedite e non ancora inediti del dottor Sacks a disposizione del più ampio pubblico possibile, per conservare e digitalizzare i materiali relativi alla sua vita e al suo lavoro e renderli disponibili per l'uso accademico, lavorando per ridurre lo stigma della malattia mentale e neurologica, e sostenere un approccio umano alla neurologia e psichiatria”.

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