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Giovedì 27 AGOSTO 2015
Lamezia. Consigliere Fi protesta contro depotenziamento sanità. Scura annuncia visita

Salvatore De Biase punta il dito contro il pieno di riordino che lascerebbe a Lamezia un ruolo marginale nel contesto sanitario provinciale. “L’ospedale di Lamezia ha enormi potenzialità e posizione geografica e infrastrutturale ineguagliabile. Questo depauperamento è inaccettabile”. Il commissario straordinario annuncia che visiterà la struttura il 9 settembre

"Il mio intento riguardante i vari aspetti sanitari che interessano la nostra struttura, era e rimane quello di tenere desta l'attenzione sulla sanità. E’ evidente che in questi giorni, in molti, a torto o a ragione, hanno discusso della problematica. E come dire: intento riuscito!”. Ad affermarlo, in una nota, è Salvatore De Biase, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio comunale di Lamezia Terme, che negli scorsi giorni ha iniziato una protesta contro il depotenziamento dell’ospedale di Lamezia e, in generale, della sanità.

“Durante la mia provocazione – spiega -, ho ricevuto attestati di solidarietà ed ampia condivisione di rappresentanti di partiti, movimenti, operatori sanitari, cittadini,  alcuni di essi, risultati successivamente anche opportuni accompagnatori dell'On Barbanti, come: Nicolino Penedigrano, Riccardo Viola, ecc., i quali ricevuti dal Commissario straordinario Massimo Scura hanno affermato che lo stesso verrà in ‘visita per il 9 settembre per constatare, non solo la qualità di diversi reparti (microbiologia e malattie infettive solo per citarne alcuni) e del centro trasfusionale, ma anche dell'enorme sottoutilizzazione di una struttura che ha enormi potenzialità e posizione geografica e infrastrutturale ineguagliabile”.

De Biase ribadisce quindi le ragioni della sua potesta: “Prima cosa: dal contenuto della  Gazzetta Ufficiale del 4.6.15, n° 127, che richiama il riordino sanitario secondo bacino di utenza, in tal senso preoccupa la scelta di vedere Lamezia marginale nel contesto sanitario provinciale; seconda cosa: si prefigura LA CITTADELLA SANITARIA CALABRESE, in un contesto di fusione complessiva e quindi : Università - strutture sanitarie presenti, con la destinazione, secondo parametri di circa 850 posti letto, tutti li concentrati, con relative specialità, che richiamano flussi di finanziamenti, e quindi l’ utenza del lametino, destinata tutta a Germaneto e Catanzaro, senza possibilità di sopravvivenza, per Lamezia, sanitaria!”.

Insomma, denuncia il consigliere comunale, “Lamezia verrebbe ad essere ‘spacchettata’ e resa area di raccolta, di transito, di ‘smistamento’ utile a CZ. In breve, Lamezia, a mio parere deve essere integrata nel progetto riordino complessivo- altrimenti questo significherà la fine sanitaria della nostra struttura. In una sola parola: 850 posti letto messi assieme, in un’unica area, come sopravvivremo?”
 
De Biase si chiede poi perché si vada ad annunciare “la costruzione di nuovi ospedali nel mentre Lamezia dispone di circa 600 posti letto, di infrastrutture come aeroporto, ferrovia, autostrada, centralità, raggiungibile in una sola ora dall'intera Calabria, un ampio parcheggio, un parco verde inestimabile, chi altri può vantare tutto ciò? E perché dunque non investire, tutelare e discutere di tutto ciò? Perché dunque non discutere di questo e non dell’aria fritta così come avvenuto in questi giorni, ed affidare, nelle istituzioni preposte, al Commissario Scura, la nostra preoccupazione e la sua soluzione”.
 

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