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Giovedì 30 LUGLIO 2015
Medicina convenzionata. Firmato rinnovo dell'accordo della specialistica ambulatoriale

Sottoscritta oggi tra i sindacati e la Sisac il rinnovo della parte normativa dell’accordo che riguarda la specialistica ambulatoriale. Tra le novità la conferma del tempo indeterminato dopo 6 mesi di prova, con priorità nell’assegnazione rispetto a coloro che hanno altri incarichi convenzionati. Nuovo codice di comportamento e nuove regole per le deleghe sindacali. IL TESTO DEL NUOVO ACN DELLA SPECIALISTICA AMBULATORIALE

Questa mattina tra la SISAC e le Organizzazioni Sindacali rappresentative a livello nazionale (Sumai, Csil Medici, Uil Medici e Fespa), è stato siglato il nuovo Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con gli specialisti ambulatoriali interni, veterinari ed altre professionalità sanitarie (biologi, chimici, psicologi). Hanno firmato tutti i sindacati tranne la Uil.
 
“L'accordo – ha commentato il coordinatore Sisac, Franco Rossi - in attuazione della riforma disposta dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, innova sul piano organizzativo l'assistenza territoriale fornita dai medici e dai professionisti operanti nel settore ed introduce una integrale revisione delle clausole negoziali razionalizzando il testo garantendo maggiore intelligibilità ed una più chiara articolazione degli argomenti con il risultato di conferire una maggiore trasparenza delle stesse. L'accordo nel suo insieme mira ad integrare maggiormente la figura dello specialista ambulatoriale, del veterinario e del professionista convenzionato nel SSN, anche attraverso una più chiara disciplina di conferimento degli incarichi. In tale logica si è inserita una procedura disciplinare basata su un codice di comportamento condiviso, ed un sistema più affidabili e di monitoraggio delle prerogative sindacali”.
 
Tra le novità Rossi segnala “la conferma del tempo indeterminato dopo 6 mesi di prova, con priorità nell’assegnazione rispetto a coloro che hanno altri incarichi convenzionati”. Adottato anche un codice di comportamento condiviso con le organizzazioni sindacali che è molto simile (seppur con adattamenti alla medicina convenzionata) al modello usato per la dirigenza medico-sanitaria. Altra novità riguarda le deleghe e l’assegnazione dei privilegi sindacali che sarà monitorata dalla Sisac.

“Siamo soddisfatti. Con il rinnovo della parte normativa del nostro accordo sottoscritta oggi, la specialistica ambulatoriale guarda avanti e garantisce la stabilità delle generazioni future. Oggi è un passo importante per la riorganizzazione delle cure sul territorio". È quanto ha dichiarato il segretario nazionale del Sumai-Assoprof, Roberto Lala.
Per il Sumai-Assoprof (Sindacato unico medicina ambulatoriale italiana e professionalità dell'area sanitaria) era presente il segretario nazionale, Roberto Lala, il presidente Giuseppe Nielfi, il vicepresidente, Gabriele Peperoni, il tesoriere, Antonio Magi, il segretario organizzativo della specialistica, Pio Attanasi, il coordinatore dei veterinari, Tiziana Felice, il coordinatore dei biologi, Loredana Di Natale e il coordinatore degli psicologi, Filippo Cantone. "È stata una trattativa veramente dura - specifica Lala - e in questo senso, anche a nome di tutta la delegazione trattante, abbiamo apprezzato tutti gli sforzi fatti in questi mesi dal ministero della Salute, dalle Regioni e dalla Sisac nonostante un momento così delicato per l'economia del Paese e le difficoltà della trattativa. Ribadisco l'importanza del rinnovo - conclude Lala - che vede sindacati, ministero, Regioni e Sisac ridisegnare di comune accordo la rete organizzativa del territorio e in particolar modo la centralità della specialistica ambulatoriale convenzionata".

Meno positivo il commento della Cisl Medici. “Il percorso negoziale ha visto momenti di positivo scambio di vedute, come è ovvio che sia in una contrattazione, ma non sono mancate posizioni di intransigenza e tentativi di imposizione verticistica, da parte della SISAC, e questo ci ha sfavorevolmente colpiti – ha dichiarato Biagio Papotto, Segretario Generale Cisl Medici, che ha così proseguito: “Il rinnovo di un accordo collettivo, oltre all’importanza intrinseca in se’, non può ne’ deve disgiungersi dai canoni di imparzialità che il negoziatore di parte pubblica è obbligato a tenere e il rispetto reciproco ci è sembrato più volte vacillare. Da parte della CISL Medici c’era, c’è e resta la più grande stima per la serietà umana e le doti professionali di chi rappresenta l’agenzia di rappresentanza negoziale, ma abbiamo purtroppo percepito in più frangenti una volontà quasi proterva di non discutere molti dei punti dell’articolato”.
“La CISL Medici - continua Papotto -  nel solo interesse dei propri rappresentati e dei colleghi medici, veterinari, psicologi e professionisti tutti, ha partecipato alle sedute negoziali offrendo il contributo di esperienza e di progettualità che le sono peculiari, giungendo – al termine delle trattative – a siglare un ACN che però dovrà essere sottoposto all’approvazione dei diretti interessati. Per questi motivi abbiamo presentato apposita nota alla SISAC, riservandoci di confermare o disdettare la nostra approvazione ad un accordo che – conclude il Segretario della Cisl Medici - nel metodo e nel merito, presenta aspetti che dovranno essere ulteriormente approfonditi. Nelle more cercheremo di far intervenire la Conferenza Stato-Regioni per rivedere alcune posizioni intransigenti nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori”.

Per Fespa invece l’accordo è “un passo avanti”. Alla fine dell’incontro Cosimo Trovato, portavoce di Fespa (la federazione costituita da Smi, Sivemp-Fvm, Fp-Cgil medici, Fesmed, Aogoi, Anaao), ha sottolineato i principali aspetti positivi dell’accordo: “Una trattativa serrata, anche grazie alla volontà politica delle Regioni, del ministero della Salute, e all’impegno della Sisac, e con diversi passi in avanti per l’area. Ne evidenzio alcuni: il primo è la valorizzazione del territorio. L’ACN diventerà centrale per il rilancio dell’assistenza territoriale per struttura, personale e tecnologia. Soprattutto, alla luce dei recenti tagli in sanità e della dismissione o rifunzionalizzazione degli ospedali, la specialistica avrà un ruolo fondamentale nella risposta alla domanda di salute dei cittadini. Il secondo: la possibilità di maggiore accesso all’ACN per i giovani colleghi con conferma del passaggio a tempo indeterminato dopo 6 mesi dall' incarico, con priorità nell’assegnazione rispetto a coloro che hanno altri incarichi convenzionati”.
“In merito alla rappresentatività sindacale – continua Trovato - è stata traslata la normativa del contratto della dirigenza medica, secondo il quale chi ha il 5% dei sindacalizzati firma il contratto nazionale e siede ai tavoli regionali e aziendali. Per raggiungere il 5%, la delega sindacale dovrà fare riferimento a un sindacato strutturato anche localmente e non a federazioni. Su proposta Fespa si è previsto un periodo di transizione: l’adeguamento deve essere fatto dalle OOSS per la prossima tornata contrattuale: hanno 12 mesi dalla firma per organizzarsi e avere una delega sindacale unica”.
“È bene ricordare – aggiunge - che l’accordo è a isorisorse per tutte le figure professionali coinvolte. Per quanto riguarda i veterinari: vedono confermare quanto già stabilito nel precedente ACN 2009/2010, ma con l’aggiunta di un comma che prevede la partecipazione alle AFT e alle UCCP. Infine: abbiamo fatto inserire due dichiarazioni a verbale, affinché nella prossima tornata si prevede una omogeneizzazione dei compensi di tutti i professionisti dell’area e una maggiore tutela della maternità e della paternità”.

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