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Giovedì 23 LUGLIO 2015
Sicilia. “La nostra sanità è alla frutta". Dall’Anaao lettera/appello al nuovo assessore
“Raccolga intorno a sé le forze sociali, gli esperti del settore come noi, e proceda senza indugi a una revisione profonda del sistema". Questo l’appello lanciato dal segretario dell’Anaao Sicilia, Pietro Pata, a Baldo Gucciardi. Oltre alle carenze "gravi" e "croniche", Pata chiede di risolvere la "totale paralisi amministrativa". LA LETTERA
Il servizio sanitario regionale della Sicilia è alla frutta” e la situazione si è “arrestata e aggravata con le dimissioni della dott.ssa Lucia Borsellino da Assessore Regionale alla Salute. In questo momento la paralisi amministrativa è totale!”. A denunciarlo, in una lettera aperta al neo assessore alla Salute Baldo Gucciardi, è il segretario regionale Anaao Sicilia Pietro Pata, che “di fronte a questa situazione drammatica”, invoca l’intervento “urgente” di Gucciardi al fine di “definire e attivare tutte quelle procedure amministrative che permettano alla sanità regionale di far fronte alle istanze dei cittadini, soprattutto dei malati cronici e delle classi più deboli della popolazione, per intenderci quegli utenti che non possono garantirsi l’assistenza fuori regione; migrazione sanitaria che, ad onta dei proclami, continua ad incrementarsi anno dopo anno”.
Nel frattempo, ricorda Pata nella lettera, “importanti documenti, come le Linee Guida per la ‘rideterminazione delle piante organiche’ e gli atti aziendali delle Aziende sanitarie e ospedaliere, che hanno avuto vita travagliata nella loro attuale formalizzazione, e sono ancora in attesa di approvazione presso la competente Commissione Legislativa dell’ARS”. E “in questa torrida estate, si evidenziano ancor più le gravi carenze di dotazioni organiche (medici, sanitari, tecnici), di farmaci, di reagenti chimici per analisi di laboratorio”. Carenze “ormai croniche, che molti Pronto Soccorso dell’isola tamponano”, anche attraverso misure “improprie”, spiega Pata. Che lancia dunque un appello a Gucciardi: “Raccolga intorno a sé le forze sociali, gli esperti del settore come noi, e proceda senza indugi a una revisione profonda del sistema".
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