quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Giovedì 23 LUGLIO 2015
Lombardia. Buoni risultati nei primi due anni di sperimentazione della “gestione a budget” del paziente cronico
Il primo nuovo accordo è quello siglato tra la Asl di Bergamo e la copperativa di medici IML. Nei prossimi giorni accordi anche nelle Asl Milano 2, Milano città, Lecco e Como. In due anni assistiti 60 mila pazienti ma si prevede di salire a 150 mila. Corti (Fimmg): “Seguiamo con molta attenzione. I risultati ottenuti ci fanno ben sperare: si riducono ricoveri ospedalieri e accessi al Pronto soccorso”.
La Regione Lombardia sembra voler implementare anche per i prossimi anni il modello CReG basato su una modalità di remunerazione a budget per la presa in carico dei pazienti cronici e su di un sistema di classificazione delle malattie croniche. In questo senso, con la sottoscrizione del contratto tra la Asl di Bergamo e la cooperativa IML (Iniziativa Medica Lombarda) riparte la sperimentazione e nei prossimi giorni si prevede la sigla dei contratti anche nelle Asl Milano 2, Milano città, Lecco e Como.
Nei primi 2 anni di sperimentazione, precisamente nel 2012 e nel 2013, sono stati arruolati nei CReG circa 61mila pazienti cronici con un’età media di 69 anni. In prevalenza ipertesi e cardiovasculopatici. Il 62% era affetto solo da una patologia, il 26% da due e l’8% da tre cronicità. Da evidenziare come il modello sperimentale per ora è gestito dalle cooperative di Medici di medicina generale ma la prospettiva è quello di applicarlo anche alle nuove UCCP o Case della Salute.
Inoltre, sempre dai primi risultati presentati lo scorso anno dal Dg Salute della Regione, Walter Bergamaschi è emersa "una riduzione degli accessi in PS e del tasso di ricovero tra i pazienti gestiti in CReG nel periodo 2012-2013, rispetto agli altri pazienti cronici”.
“E’ una sperimentazione che seguiamo con molta attenzione - dice Fiorenzo Corti, segretario di Fimmg Lombardia - I risultati ottenuti e presentati dalla Direzione generale Salute in termini di riduzione di ricoveri ospedalieri e di accessi al pronto soccorso ci fanno ben sperare anche nell’allargamento della sperimentazione prevista per l’anno prossimo nelle Asl di Milano 1, Monza e Brianza, Sondrio e Cremona. Si prevede una gestione di medicina di iniziativa dagli attuali 60mila pazienti a 150mila”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA