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Mercoledì 22 LUGLIO 2015
Ecm. Consulcesi auspica soluzione “istituzionale” per gli oltre 6mila medici che non hanno conseguito i crediti obbligatori

Per il presidente del Gruppo, Massimo Tortorella. “Il problema non è solo dei medici competenti, ma riguarda tutti i camici bianchi che sanno che in questi mesi che ci separano dalla fine dell’anno dovranno maturare i crediti imposti dalla legge”. 

“Con gli strumenti adeguati la formazione ECM non sarà più un problema per nessuno”. Mentre si riaccende il dibattito sugli oltre 6mila medici competenti depennati dal Ministero della Salute per non aver maturato i crediti obbligatori, Consulcesi chiede una soluzione istituzionale a tutela dei professionisti coinvolti, evidenziando comunque l’importanza di completare il percorso formativo non solo per il rispetto della legge ma anche ai fini di un costante aggiornamento delle proprie conoscenze.

Sul caso specifico dei medici competenti sono, ad ogni modo, ancora in corso le verifiche del Ministero che sta aggiornando i suoi elenchi visto che in molti casi si tratta solo di una mancata comunicazione dei crediti maturati o di errori del sistema informatico. I sindacati stanno anche spingendo per una intesa con il Governo per un reintegro provvisorio negli elenchi, proponendo una collaborazione con la FNOMCeO (Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri) per dar modo ai camici bianchi di recuperare la situazione.

“Il nuovo corso intrapreso dal Ministero sul rispetto della formazione ECM trova il nostro apprezzamento – commenta il presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella – nell’ottica di un rispetto dei regolamenti e di un aggiornamento professionale di una qualità tale da dare sempre più credibilità alla categoria e più garanzie ai pazienti. Il problema non è solo dei medici competenti, ma riguarda tutti i camici bianchi che sanno che in questi mesi che ci separano dalla fine dell’anno dovranno maturare i crediti imposti dalla legge”.

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