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Giovedì 16 LUGLIO 2015
Basilicata. Attivato ambulatorio per lesioni cutanee croniche

L'ambulatorio permetterà di superare le criticità precedenti legate a "un elevato livello di frammentazione e disomogeneità nella gestione delle ulcere cutanee che, in assenza di un punto unico di riferimento, provocava dispersione di risorse, ritardi nell’erogazione delle prestazioni, disagi per i pazienti e ricadute negative sotto il profilo economico per l’Azienda”.

Presso l’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, unità operativa complessa di Chirurgia Generale, diretta da Teodorico Iarussi, è stato attivato un Ambulatorio dedicato alla gestione delle lesioni cutanee croniche e individuato un percorso clinico assistenziale ben definito per disciplinare in maniera univoca ed omogenea le modalità di accesso e di presa in carico dei relativi pazienti. A darne notizia una nota dell’Asm in cui si spiega che l’attivazione di tale struttura consentirà:

- di “ottimizzare l’utilizzo di risorse umane, tecnologiche e strutturali, attraverso la concentrazione delle attività assistenziali presso un unico servizio altamente qualificato dotato di idonei requisiti di professionalità ed esperienza nel settore considerato”;

- di “ridurre le liste di attesa grazie ad una gestione dedicata dei pazienti con la razionalizzazione delle attività assistenziali ed una conseguente ottimizzazione dei relativi tempi”;

- di “accelerare i processi di guarigione e di prevenire l’insorgenza di recidive attraverso la corretta presa in carico ed un percorso terapeutico coordinato ed integrato tra le varie figure professionali coinvolte, con indubbi benefici sia per il paziente che per l’Azienda”;

- di “avere un confronto multidisciplinare costante, in cui l’infermiere vulnologo e il medico referente rivestono il ruolo di collante tra le varie figure sanitarie coinvolte nel percorso diagnostico terapeutico (chirurgo vascolare, diabetologo, infettivologo, dermatologo, chirurgo plastico, infermieri ADI, etc.)”.

“Nel presidio ospedaliero di Matera vi era un elevato livello di frammentazione e disomogeneità nella gestione delle ulcere cutanee, in assenza di un punto unico di riferimento, che provocava dispersione di risorse, ritardi nell’erogazione delle relative prestazioni, allungamenti delle liste d’attesa, migrazione, anche extraregionale, dell’utenza interessata, con inevitabili disagi per i pazienti e ricadute negative sotto il profilo economico per l’Azienda”, spiega la nota dell’Asm informando che “contestualmente è stato confermato l’Ambulatorio ‘Piede diabetico e vulnologia’ presso l’Ospedale Distrettuale A. Lodico di Tinchi”.

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