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Mercoledì 23 FEBBRAIO 2011
Campania: Peperoni, “Su Asl Na 1 polemica mediatica. Servono nervi saldi e toni bassi”

Così il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli ha commentato l'apertura, da parte della Procura partenopea, di un’inchiesta sul dissesto finanziario, gli straordinari a pioggia e le buste paga gonfiate tra i migliaia di dipendenti della Asl. Peperoni, invitando ad usare più cautela in merito a certe vicende, ha sottolineato che “non è alzando i toni e ‘sbattendo’ il caso in prima pagina che si risolvono i problemi”.

Il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, Gabriele Peperoni, è intervenuto nel merito dell’inchiesta della Procura di Napoli sull’Asl Na 1, invitando alla calma su quella che definisce una “bolla mediatica”. L'indagine, come riportato dagli organi di stampa locali, è condotta dal pm Graziella Arlomede e riguarda per reati contro la pubblica amministrazione. Le indagini prendono le mosse dal blocco delle assunzioni e dalla necessità di incentivare tutti i reparti di una struttura lavorativa che impegna circa diecimila lavoratori. Proprio da questa esigenza, infatti, sarebbero nati straordinari a pioggia e stipendi per il personale medico, infermieristico e, in alcuni casi amministrativo, che avrebbero raggiunto livelli tra i più alti in Italia.
Il presidente Peperoni si è detto preoccupato da questo clima avvelenato che, sconcertando l’opinione pubblica, potrebbe provocare ricadute pesanti sulla serenità degli operatori della sanità pubblica napoletana.
“Invece di ‘sparare nel mucchio’ – ha detto – servirebbero calma e nervi saldi bassi per centrare l’obiettivo che è quello di fare chiarezza in nome del bene comune e di individuare  eventuali errori gestionali e/o amministrativi”.
Affrontando poi il dettaglio tecnico della vicenda, Peperoni ha osservato che “il trattamento economico dei medici pubblici è trasparente ed è contenuto in un cedolino-paga, predisposto da uffici pubblici, che hanno responsabilità e competenza, sulla base di contratti nazionali e/o accordi regionali o aziendali. Va piuttosto evidenziata – ha proseguito - la responsabilità del Governo Nazionale che ha bloccato il turn-over del personale sanitario, medico e non, costringendo l’organico residuo a lavorare oltre il proprio orario di lavoro, con forti disagi fino allo stress psicofisico: un mix assai rischioso sia per gli stessi lavoratori che per i cittadini”.

Quel che dunque occorrerebbe, secondo Peperoni, è raffreddare la temperatura polemica e avviare subito un tavolo di concertazione tra tutti i soggetti interessati “affinché si passi dalla stagione delle denunce a quella delle soluzioni condivise, anche per dare forza e credibilità a quanto il Governatore Caldoro e il suo consigliere, il senatore Calabrò, puntano ad ottenere sul tavolo della Conferenza Stato-Regioni, a cominciare da un equo riparto dei fondi”.

L’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Napoli già nelle prossime ore cercherà concretamente insieme agli altri Ordini provinciali di avviare questo percorso virtuoso “al quale - si è augurato il presidente dei camici bianchi napoletani - nessuno vorrà sottrarsi”.







 

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