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Martedì 14 LUGLIO 2015
Piemonte. Patologie del basso tratto genitale femminile, Ardissone (Asl To4): “Soddisfatti per risultati della Rete aziendale”

In sei mesi di attività abbattute le liste d’attesa per il trattamento delle lesioni pretumorali del collo dell’utero. Dallo scorso mese di novembre sono stati effettuati 130 interventi senza complicazioni intra o post operatorie.

Nel giugno 2014, una delibera della Direzione Generale aveva approvato l’istituzione di una nuova rete aziendale dedicata alla cura delle donne con patologie del basso tratto genitale. Intendendo per patologie del basso tratto genitale femminile le patologie tumorali, infettive e degenerative che riguardano il collo dell’utero, la vagina e i genitali esterni, unitamente al coinvolgimento dei distretti urinario e ano-rettale.

L’attività della Rete, coordinata da Fabrizio Bogliatto, che opera presso l’Ostetricia e Ginecologia di Chivasso, diretta da Luciano Leidi, è iniziata nel novembre 2014. A distanza di poco più di sei mesi, è stato raggiunto l’obiettivo dell’abbattimento delle liste d’attesa per il trattamento delle lesioni pretumorali del collo dell’utero in regime ambulatoriale. A oggi, quindi, non risultano più donne in lista d’attesa che non siano già state programmate nelle prossime sedute operatorie.

“Questo – commenta il Direttore Generale dell’Asl TO4, Lorenzo Ardissone – è uno dei risultati di una rete aziendale che assicura a tutte le donne affette da patologie del basso tratto genitale, indipendentemente dalla sede di accesso ai servizi dell’ASL, una presa in carico multidisciplinare e individualizzata per ogni singolo caso, con tempestività e coordinamento nella gestione clinica”. “Ancora una volta – aggiunge il dottor Ardissone – l’esperienza dimostra che la sinergia e la condivisione tra professionisti, il ‘fare sistema’ insomma, che è il principio che sta alla base di una rete aziendale, costituiscono una strategia vincente”.

Dallo scorso novembre sono stati eseguiti 130 interventi e in nessuno di questi si sono manifestate complicazioni intra o post operatorie che abbiano richiesto il ricovero o l’intervento di personale di supporto, chirurghi o anestesisti.

“Con soddisfazione possiamo dire – riferisce il Direttore Sanitario dell’Asl TO4, Giovanni La Valle – che ora, in caso di pap-test positivo, è possibile eseguire una colposcopia e un relativo eventuale trattamento chirurgico nell’arco di 30 giorni. Nelle ultime settimane, in occasione degli incontri con i medici di famiglia con cui si è parlato di appropriatezza prescrittiva, abbiamo loro illustrato la Rete per poterne diffondere capillarmente la conoscenza su tutto il territorio aziendale. Per questo, in autunno saranno organizzati eventi formativi aperti preferibilmente ai medici di famiglia, ma anche ai nostri specialisti ospedalieri non coinvolti nella Rete”.
 

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