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Giovedì 09 LUGLIO 2015
Marche. Gianni Genga nuovo direttore generale Inrca

A seguito della nomina alla direzione dell’Inrca, Genga decade dalla direzione dell’Asur , sostituito provvisoriamente dalla direttrice amministrativa Giulietta Capocasa. La Regione proroga gli incarichi dei direttori delle 5 Aree Vaste dell’Asur fino alla nomina dei nuovi vertici della sanità marchigiana "e comunque per non oltre un mese".

La Giunta regionale ha nominato di Gianni Genga direttore generale dell’Inrca, sentito anche il ministero della Salute. A darne notizia è una nota della Regione in cui si spiega che Genga resterà in carica per il prossimo triennio alla guida dell’Istituto nazionale di ricerca e cura per gli anziani che ha la sede ad Ancona. Il direttore amministrativo Luigi Leonarduzzi, che ha ricoperto l’incarico negli ultimi tre mesi, rientra in organico alla Regione Marche.

A seguito della nomina alla direzione dell’Inrca, Genga decade dalla direzione dell’Asur (Azienda sanitaria unica regionale), sostituito provvisoriamente dalla direttrice amministrativa Giulietta Capocasa.

I direttori delle cinque Aree Vaste dell’Asur, fa sapere ancora la nota, sono stati prorogati fino alla nomina dei nuovi vertici della sanità marchigiana e comunque per non oltre un mese.

“Voglio ringraziare Luigi Leonarduzzi per il lavoro che ha compiuto fino ad oggi – ha commentato il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, al termine della riunione di Giunta che ha operato la nomina – Quella di Genga è una scelta importante e di qualità che pone alla guida dell’Inrca un professionista della sanità di indubbio e riconosciuto valore e che garantirà un impatto positivo sull’attività dell’Istituto. Il progetto nuovo ospedale è ripartito, l’Istituto deve recuperare il prestigio che merita dal momento che rappresenta, in Italia, uno dei maggiori punti di riferimento sui temi cardine della sanità nazionale, operando nel settore della geriatria e della ricerca scientifica collegata al tema della terza e quarta età. Dispone di una rete nazionale che andrà valorizzata per garantire nuovi servizi alla persona e intercettare le risorse destinate alla ricerca, assicurando quei fondi necessari per qualificare ulteriormente la sanità e implementare le prestazioni sul territorio”.
 

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