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Mercoledì 08 LUGLIO 2015
Previdenza dei farmacisti. Fofi a Enpaf: “Le polemiche sulla disoccupazione sono soltanto una distrazione dai problemi concreti”

Per la Federazione degli ordini dei farmacisti “l’aumento delle disoccupazione e della precarietà è un fenomeno globale che, semmai, nel settore di attività del farmacista, si è fatto sentire con un certo ritardo rispetto ad altre realtà della produzione o dei servizi. I dati di Almalaurea, del resto, anche quest’anno rilevano una situazione migliore rispetto ad altre professioni”

“In merito ai rinnovati interventi sulla stampa di settore sulla tematica previdenziale da parte della dirigenza dell’Enpaf, la Federazione ritiene opportuno ribadire la sua posizione. L’Ente previdenziale autonomo è un bene fondamentale per tutta la categoria, che va difeso e tutelato anche rendendolo sempre più adeguato al mutare dello scenario socio-economico del Paese”.
 
Così una nota della Fofi che sottolinea come “la Federazione ritiene che imboccare la strada della contesa con la conseguente ricerca di presunte responsabilità da scaricare su questo o quel soggetto sia un errore grave e imperdonabile. Le energie e le competenze, per chi ne ha, vanno invece indirizzate proficuamente per individuare le misure più adeguate e utili per affrontare e superare le criticità determinate dall'emergenza economico-finanziaria, dalle dinamiche demografiche e dalla crisi occupazionale”.
 
Per la Fofi, “Va peraltro considerato che l’aumento delle disoccupazione e della precarietà è un fenomeno globale che, semmai, nel settore di attività del farmacista, si è fatto sentire con un certo ritardo rispetto ad altre realtà della produzione o dei servizi. I dati di Almalaurea, del resto, anche quest’anno rilevano una situazione migliore rispetto ad altre professioni. Sul contrasto alla disoccupazione, la Federazione ha fatto e fa tutto quanto in suo potere, ultima in ordine di tempo l’iniziativa di Farma Lavoro, ed è del tutto fuori luogo imputare alla rappresentanza professionale non meglio definite inerzie nell’affrontare problemi di fronte ai quali si rivelano impotenti i governi stessi”.
 
“Il secondo aspetto da considerare è il progressivo ridursi della redditività della farmacia di comunità, anche questo – sottolinea la Fofi - un fenomeno legato a fattori economici e decisioni politiche che hanno interessato l’Occidente industrializzato e certamente l’Europa. Tutto questo, e altri elementi più volte ricordati, rendono difficilmente sopportabili alcuni aspetti della previdenza dei farmacisti: dalla doppia contribuzione per i dipendenti al sistema di contribuzione dello 0,90”.
 
“La sfida – conclude la nota della Federazione - è dunque cercare una soluzione compatibile a queste e alle altre criticità sollevate nei tavoli delle componenti professionali organizzati dalla FOFI e ribadite dalle moltissime lettere di colleghi giunte alla Federazione. Il compito che ci attende è complesso ma siamo convinti che si tratta di una sfida che va affrontata con tempestività, competenza e unità d'intenti. E le polemiche sono solo una potente arma di distrazione dai problemi veri che qualcuno vorrebbe ignorare”.

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