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Mercoledì 08 LUGLIO 2015
Standard ospedalieri. Simeu a Lorenzin: “No a primari in Medicina d'Urgenza che non hanno mai lavorato in Pronto soccorso”
In una lettera la Società di Emergenza Urgenza rileva come con il nuovo Regolamento vi è il "problema della presenza degli specialisti di emergenza-urgenza nelle strutture di Medicina d'urgenza così come disegnate”. Inoltre “con l'attuale numero di posti in specialità non è ancora garantita la copertura del fabbisogno di medici di emergenza nei pronto soccorso italiani”. LA LETTERA
"Rileviamo con preoccupazione due problematiche critiche relative al governo e al presidio delle articolazioni organizzative previste dal DM n.70 (Regolamento standard ospedalieri) per le SSCC di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza – MCAU: - l’attuale normativa per la selezione dei Direttori (Primari) di MCAU consente l’accesso anche a professionisti che non hanno mai svolto attività in PS e penalizza professionisti con oltre 10 anni di servizio in PS, ma non in possesso di specializzazione”. È quanto denuncia in una lettera inviata al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, il presidente della Simeu, Gian Alfonso Cibinel. Nella missiva si chiede di porre “rimedio a tale stortura considerando condizione necessaria per l’accesso alle selezioni un’anzianità di almeno 7 anni di servizio in PS/DEA e condizione sufficiente un’anzianità di servizio di almeno 10 anni in PS/DEA, indipendentemente dalla disciplina in cui è stata maturata l’anzianità”.
Inoltre la Simeu parla anche di fabbisogno professionale. “Il recente DM sulla “Assegnazione dei contratti di formazione specialistica per l’a.a. 2014/15” copre solo il 32,8% del fabbisogno per la MCAU (101 su 308), a fronte di una copertura media del 74,3%: chiediamo che il numero di contratti di formazione specialistica attribuiti alla MEU Medicina di Emergenza Urgenza) sia incrementato almeno al livello di copertura media del fabbisogno, fin dal prossimo a.a”. Aspetto che preoccupa molto Simeu soprattutto nei periodi di massimo afflusso di pazienti, come quello invernale per l'influenza, ma anche quello estivo per il caldo, soprattutto se straordinario come quello dell'estate in corso.
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