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Lunedì 29 GIUGNO 2015
Sardegna. Al via protocollo tra Emergency e Asl Sassari per la salute dei migranti
L'accordo prevede l'integrazione dei servizi tra Emergency e l'azienda sanitaria e punta a garantire un servizio di orientamento e assistenza socio-sanitaria di base ed educazione sanitaria alla popolazione straniera e in stato di bisogno. Pigliaru e Arru: “Partnership significativa per far fronte ai nuovi flussi di migranti”.
La presidente di Emergency Cecilia Strada e il commissario straordinario dell'Asl di Sassari Agostino Sussarellu sigleranno nei prossimi giorni un protocollo per un progetto di assistenza socio-sanitaria a titolo gratuito rivolta a migranti e a persone in stato di bisogno, con sede nell’ambulatorio di medicina di base gestito nel capoluogo turritano dall'associazione non governativa fondata da Gino Strada. A darne notizia è una nota della Regione. Il protocollo, infatti, è stato fortemente voluto dal Presidente della Regione Francesco Pigliaru e dall'assessore regionale della Sanità Luigi Arru e “riveste un particolare significato in relazione ai nuovi flussi migratori nell'Isola”, si legge nella nota.
La partnership tra la Regione e l'associazione non governativa, spiega ancora la nota, “nasce dalla presenza nella provincia di Sassari di stranieri in condizioni di precarietà igienico-ambientale e dalla necessità di assistere nel territorio una significativa concentrazione di migranti (provenienti principalmente da Romania, Marocco, Cina e Senegal), impegnati nel settore dei servizi, anche alla persona, del commercio ambulante, dell'agricoltura e dell'edilizia. Una parte di loro non riesce, purtroppo, a essere correttamente informata dei servizi messi a disposizione dal Servizio Sanitario Nazionale o, pur essendone informata, non riesce ad accedervi”.
Gli obiettivi della collaborazione finalizzata all'integrazione dei servizi tra Emergency e l'azienda sanitaria puntano a garantire un servizio di orientamento e assistenza socio-sanitaria di base ed educazione sanitaria alla popolazione straniera e in stato di bisogno. Oltre che facilitare e ottimizzare l’accesso alle risorse esistenti nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale presenti nel territorio, "si vuole consentire alle parti di concordare e sviluppare una migliore gestione dei servizi sulla base dei dati socio-sanitari raccolti sulla popolazione straniera e in stato di bisogno e dell’esperienza maturata".
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