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Giovedì 18 GIUGNO 2015
Il Mef cerca 200 medici specialisti per le commissioni mediche di verifica e la Commissione medica superiore

Le domande per partecipare al concorso devono essere inviate entro e non oltre 30 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso, avvenuta l’8 giugno. Possono partecipare alla selezione i medici specializzati in almeno una delle seguenti discipline: medicina legale, medicina del lavoro, neurologia, ortopedia, psichiatria, oftalmologia, otorinolaringoiatria, cardiologia, geriatria, oncologia, medicina interna.

Bandito dal Ministero dell’Economia e delle Finanza (Mef) il concorso per la selezione di 200 medici specialisti che saranno chiamati a far parte delle Commissioni mediche preposte alla verifica dei requisiti per accedere alle prestazioni sociali, operanti presso le Ragionerie territoriali del Ministero con sede nei capoluoghi di Regione, e della Commissione medica superiore. A darne notizia è il Mef, spiegando che la selezione è aperta prioritariamente ai medici specialisti in medicina legale, del lavoro e in altre branche di interesse istituzionale. Possono partecipare alla selezione anche i medici in possesso di diploma di specializzazione in neurologia, ortopedia, psichiatria, oftalmologia, otorinolaringoiatria, cardiologia, geriatria, oncologia, medicina interna.
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Le domande per partecipare al concorso dovranno essere inviate entro e non oltre trenta giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso (avvenuta l’8 giugno) secondo le modalità indicate nella pagina CONCORSI del sito del Mef. L'esito della selezione sarà pubblicato nella stessa pagina.

La selezione è finalizzata alla costituzione delle graduatorie da cui attingere ogniqualvolta si renderà necessario per le esigenze di funzionamento delle Commissioni mediche.

Con i medici prescelti, il Ministero dell'economia e delle finanze stipulerà apposite convenzioni di natura libero professionale di durata annuale, rinnovabili per un periodo continuativo non superiore a tre anni.

Le nuove modalità di nomina e selezione dei medici sono state stabilite dalla direttiva del Ministro dell’economia e delle finanze n. 27490 del 6 marzo 2015 che, in linea con i principi contenuti nella legge 190/2012 e nel Piano triennale di prevenzione della corruzione del Ministero relativo al triennio 2015 – 2017, adottato con Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 30 gennaio 2015, ha sostituito la precedente direttiva del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica del 23 novembre 2000.

“L'Amministrazione si riserva la facoltà di selezionare, sulla base di eventuali documentate esigenze rappresentate dai Presidenti delle Commissioni, altri medici in possesso di specializzazioni diverse in misura pari a un massimo del 10% dei 200 posti di cui al presente avviso. In tal caso, si procederà a un'ulteriore selezione riferita alla Commissione interessata per la quale, in relazione all’esigenza manifestata, saranno di volta in volta resi noti i requisiti richiesti”, spiega il Mef precisando che l’incarico è incompatibile con l'esercizio:
a) di consulenze tecniche di parte, per conto e nell'interesse di privati, attinenti all'attività del Ministero dell'economia e delle finanze;
b) di consulenze tecniche d'ufficio nei procedimenti giudiziari nei quali il Ministero dell’economia e delle finanze figura quale legittimato passivo;
c) di cariche pubbliche elettive, incarichi di governo o mandati parlamentari, incarichi politici o amministrativi presso organi o enti nazionali e/o territoriali, limitatamente alla competenza della commissione medica per la quale si procede all'incarico.

Le Commissioni mediche di verifica (CMV) sono organismi collegiali organicamente e funzionalmente dipendenti dal DAG - Direzione dei servizi del tesoro del Ministero.
I medici specialisti selezionati svolgono una serie di accertamenti sanitari e valutazioni:
•    in merito all’idoneità, all’inidoneità al servizio e ad altre forme d’inabilità per i dipendenti pubblici ai fini della risoluzione del rapporto di lavoro o del cambio mansioni;
•    nei confronti dei dipendenti pubblici per il successivo riconoscimento dell’aggravamento d’infermità già riconosciute dipendenti da causa di servizio o dell’interdipendenza di nuove infermità ai fini della concessione dei benefici previsti dalla normativa vigente;
•    dello stato di inabilità dei familiari, aventi diritto, dei dipendenti pubblici ai fini della concessione del trattamento pensionistico indiretto o di riversibilità;
•    accertamenti in tema di causalità di servizio e di inidoneità ed altre forme di inabilità nei confronti del personale appartenente alle Forze Armate, alle Forze di Polizia anche ad ordinamento civile e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (art. 9 DPR 461/2001 e successive modificazioni);
•    accertamenti sanitari previsti per conseguire benefici in materia di pensioni di guerra dirette, indirette e relativi assegni accessori nonché accertamenti di inabilità sui familiari superstiti degli ex deportati nei campi di sterminio nazista KZ, dei familiari dei perseguitati politici antifascisti o razziali e dei titolari di assegni annessi alle decorazioni al valor militare ai fini del riconoscimento del trattamento di reversibilità;
•    accertamento delle condizioni di inidoneità del personale docente del comparto Scuola.
•    Prestazioni di consulenze tecniche di parte nei contenziosi aventi ad oggetto gli accertamenti di cui ai precedenti punti, nei quali il Ministero dell' economia e delle finanze figuri quale legittimato attivo/passivo
•    Accertamenti relativi a ogni altra attività comunque di competenza delle Commissioni mediche.
Per gli accertamenti in tema di pensioni di guerra, le commissioni sono integrate, ai sensi dell’art. 105 del D.P.R. n. 915/1978, da sanitari rappresentanti delle Associazioni di categoria previste dalla norma, nominati con decreto direttoriale su designazione delle Associazioni interessate.

La Commissione medica superiore (CMS) esprime il proprio parere tecnico sanitario in sede di esame dei ricorsi gerarchici avverso i provvedimenti pensionistici di guerra, nonché contro quelli relativi alle provvidenze previste per i perseguitati politici e per gli internati in campi di sterminio KZ. Ai sensi dell’art. 6 del medesimo D.P.R. n. 377/1999 la Commissione si pronuncia, inoltre, qualora vengano in rilievo aspetti medico-legali, nell’ambito delle procedure di revoca dei trattamenti pensionistici di guerra e relativi assegni accessori.
La Commissione medica superiore esprime pareri su tutta l’attività sanitaria di competenza della Direzione e delle Commissioni mediche di verifica per assicurare l’uniformità di giudizio medico-legale.

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