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Giovedì 17 FEBBRAIO 2011
Certificati on line: pronta la nuova circolare
Il documento sancisce che la “regolamentazione” delle sanzioni passa alle Regioni, che nel loro tavolo tecnico avevano già detto di volerle rinviare almeno fino a fine anno, quando il sistema sarà più affidabile. Soddisfazione dei sindacati. La Fimmg sospenderà lo stato di agitazione.
Sanzioni graduali, regolamentate in Conferenza Stato-Regioni. Possibilità di deroga per alcuni servizi o strutture. E per gli ospedali, per ora, i certificati restano di carta.
Sono questi i punti salienti della terza circolare di chiarimento sul tema delle certificazioni on line firmata dal ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta. Il testo è stato concordato con i rappresentanti della Fnomceo e dei sindacati medici, che avevano espresso con forza la loro contrarietà alle sanzioni previste per i medici, che si trovavano di fatto ad essere responsabili anche delle molte criticità “tecniche” del sistema.
La circolare contiene molte aperture. La prima riduce il ricorso alle sanzioni ai soli casi di effettivo dolo: “affinché si configuri un’ipotesi di illecito disciplinare – si legge nel testo - devono ricorrere sia l’elemento oggettivo dell’inosservanza dell’obbligo di trasmissione per via telematica sia l’elemento soggettivo del dolo o della colpa”. Inoltre “l’applicazione delle sanzioni deve avvenire in base ai criteri di gradualità e proporzionalità secondo le previsioni degli accordi e contratti collettivi di riferimento”.
E ad occuparsi di tutto questo saranno le Regioni che però, in un documento tecnico dell’8 febbraio scorso, rilevavano già tutte le criticità del sistema, valutando che sarebbe stato possibile portarlo ad un grado soddisfacente di efficienza non prima della fine del 2011. “Sarà, comunque, cura delle regioni e della Conferenza Stato – Regioni, anche sentendo le rappresentanze dei medici, - si legge ancora nella circolare – adottare gli opportuni provvedimenti per la regolamentazione degli aspetti procedurali e di dettaglio legati ai procedimenti disciplinari, al fine di assicurare l’omogeneità di comportamento sul territorio nazionale”. Inoltre le stesse Regioni “possono individuare specifiche strutture o servizi per i quali ritengono non sussistere, per periodi limitati di tempo, le condizioni tecniche necessarie all’avvio di procedimenti disciplinari”.In sostanza, una deroga per quei servizi – come la Continuità Assistenziale o “guardia medica” – dove spesso è difficile che ci siano computer o collegamenti internet.
Infine, “Per quanto riguarda i documenti elaborati dagli ospedali al momento del ricovero e della dimissione, eventualmente con prognosi post ricovero”, la circolare rinvia a “iniziative tecniche ed organizzative necessarie per la loro gestione nell’ambito del sistema di trasmissione telematica che saranno implementate nei prossimi mesi”, chiarendo che “sino all’attuazione delle idonee soluzioni, tali documenti continuano ad essere rilasciati al lavoratore in forma cartacea”.
Gli scontri e le tensioni di questi mesi tra il ministro e le associazioni dei medici hanno comunque prodotto un nuovo atteggiamento, visto che nella stessa circolare si sottolinea l’importanza di un metodo di dialogo e concertazione tra le parti. “Allo scopo di perseguire uno sviluppograduale, armonico e condiviso – è scritto nel documento firmato dal ministro Brunetta –si raccomanda alle Regioni il massimo coinvolgimento delle rappresentanze dei Medici in tutte le commissioni tecniche all’uopo costituite per la verifica, il monitoraggio e l’implementazione delle procedure”.
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