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a) 600mila euro da dividere equamente tra Veneto, Toscana e Sicilia - regioni capofila delle tre aree geografiche, Nord, Centro e Sud - per attivare il progetto pilota (allegato alla proposta di delibera Cipe) che costituisce la linea programmatica di riferimento cui le regioni interessate devono attenersi per predisporre i singoli progetti attuativi e per le attività di collegamento con il ministero della salute;
b) 26mln e 400mila euro per le Isole minori, di cui 13mln e 580mila euro a valere sul Fsn 2011, 2mln e 800mila a valere sul Fsn 2012 e 2mln e 100mila a valere sul Fsn 2013;
c) 7mln e 920mila euro destinati alle località con eccezionali difficoltà di accesso (di cui 5.820.000 a valere sul Fsn 2011, 1.200.000 a valere sul Fsn 2012 e 900mila a valere sul Fsn 2013).
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Martedì 09 GIUGNO 2015
Stato Regioni. Piccole isole e località con difficoltà di accesso. Pronta la proposta di delibera Cipe per il riparto delle risorse
Le quote, a valere sul Fsn 2011, 2012, 2013, saranno ripartite tra Veneto, Toscana e Sicilia, Regioni capofila per la predisposizione dei progetti finalizzati alla realizzazione di interventi di assistenza sanitaria nelle isole minori e nelle località caratterizzate da eccezionali difficoltà di accesso. IL DOCUMENTO
Arriva sul tavolo della Conferenza Stato Regioni la bozza di Intesa del ministro della Salute di deliberazione del Cipe per l'assegnazione alle Regioni della quota accantonata per gli obiettivi prioritari previsti dal Psn 2006-2008 per la realizzazione dell’assistenza sanitaria nelle isole minori e nelle località caratterizzate da eccezionali difficoltà di accesso a valere sul Fsn 2011, 2012, 2013.
Sul piatto in totale ci sono 27 milioni di euro (20 mln a valere sul Fsn 2011, 4 mln sul Fsn 2012 e 3 mln sul Fsn 2013)
Le disponibilità saranno divise per il 70% nelle Regioni dove sono presenti le isole minori e per il restante 30% in quelle con località caratterizzate da particolari difficoltà di accesso. In particolare i fondi sono destinati alla realizzazione di strutture assistenziali territoriali, ai sistemi di emergenza urgenza e alle vicine strutture ospedaliere.
Le quote - che saranno erogate alle Regioni secondo differenti step legati alla valutazione positiva del Comitato permanente per la verifica dei Lea, di progetti, attività e obiettivi raggiunti - saranno quindi così ripartite:
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