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Martedì 09 GIUGNO 2015
Basilicata. Presentate interrogazioni su S.Carlo e assistenza anziani
Il consigliere del Movimento 5 Stelle, Gianni Leggieri, chiede informazioni circa l’adeguatezza degli organici dell’unità operativa di psichiatria del S.Carlo e sulla sospensione dell’assistenza domiciliare agli anziani nei Comuni del Vulture. “Si tratta di due questioni molto delicate", afferma il consigliere.
Presentate stamani due interrogazioni di interessa sanitario in Consiglio Regionale della Basilicata. A presentarle il consigliere del Movimento 5 Stelle, Gianni Leggieri. Con la prima Leggieri chiede chiarimenti in merito alle notizie apparse nei giorni scorsi e riguardanti le carenze di personale infermieristico presso l’Unità operativa del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell’Ospedale San Carlo di Potenza. In particolare, si chiede all’assessore competente di conoscere “la situazione reale del personale impiegato presso la struttura e le azioni che eventualmente si intendono mettere in campo per risolvere problemi di mancanza di unità, al fine di offrire servizi adeguati senza costringere il personale attualmente in servizio a turni ‘anomali’. La questione – ricorda Leggieri - era stata denunciata, nei giorni scorsi, dalla Fials di Potenza”.
Con la seconda interrogazione, invece, il consigliere Leggieri chiede di sapere “cosa sta accadendo nei Comuni del Vulture in riferimento al servizio di assistenza domiciliare agli anziani che risulterebbe sospeso da gennaio 2015. Numerose – sottolinea Leggieri - sono state le segnalazioni provenienti dal territorio e riguardanti tale problematica. Segnalazioni di disservizi e di tagli che hanno colpito numerosi anziani residenti nei comuni dell’area, i quali chiedono spiegazioni per quanto accaduto non avendone avuta nessuna”.
“Si tratta di due questioni molto delicate – conclude il consigliere - che meritano in ogni caso di essere approfondite e, ove confermate, richiedono un pronto e tempestivo intervento da parte della Regione perché ad essere coinvolti sono soggetti deboli che non possono certo essere abbandonati dalle istituzioni”.
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