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Lunedì 08 GIUGNO 2015
Abruzzo. Punti nascita, comitati in piazza il 20 giugno contro la chiusura

“Non vogliamo una sanità a due velocità che favorisce solo i grandi centri abitati”, hanno spiegato i rappresentanti dei comitati civici di Sulmona, Penne, Ortona e Atessa. Oltre che la salvaguardia dei punti nascita, i comitati chiedono il ripristino o il mantenimento di altre servizi già chiusi o a rischio.

Si torna in piazza il 20 giugno a Pescara per dire no ai tagli alla sanità abruzzese e alla chiusura dei punti nascita. Ad annunciarlo, nel corso di una conferenza stampa convocata ieri, sono stati i rappresentanti dei comitati civici di Sulmona, Penne, Ortona e Atessa. "Abbiamo promosso questa manifestazione sull'emergenza sanità - ha spiegato Luigi la Civita, vice presidente del consiglio comunale di Sulmona e portavoce del presidio pro punto nascita Peligno - perché non vogliamo una sanità a due velocità che favorisce solo i grandi centri abitati. Il governo regionale deve prendere in considerazione anche le esigenze delle zone dell'entroterra e delle realtà più piccole. Bisogna garantire a tutti l'accesso alla sanità, anche perché mettendo a rischio i servizi essenziali si determina la desertificazione del territorio". "Per quanto riguarda il punto nascita di Sulmona, le scelte della Regione non sono praticabili - ha proseguito -. La politica del governatore abruzzese D'Alfonso non ci convince più e non garantisce più i cittadini".

"Da venti anni - ha aggiunto Gabriele Frisa, del Comitato civico a difesa del punto nascita di Penne - i reparti sono oggetto di tagli, ma questo non ha comportato risparmi. Bisognerebbe intervenire su altri aspetti e non continuare ad operare tagli ai reparti".

Debora Fioriti, del Comitato di Atessa (Chieti), ha chiesto la riapertura del reparto di chirurgia e della raccolta firme avviata per sostenerla: "Siamo già a sei mila firme e chiediamo all'assessore regionale alla sanità, Silvio Paolucci non solo il ripristino dell'attività chirurgica ma anche il mantenimento del reparto di medicina e del servizio di fisio-riabilitazione".
 

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