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31 MAGGIO 2015
Test molecolari per migliorare la diagnosi di noduli tiroidei

Secondo un nuovo studio, per la diagnosi di noduli tiroidei, il ricorso all’agoaspirato e a specifici test molecolari consentirebbe di ridurre il numero di interventi chirurgici non necessari in tutti quei casi in cui la citologia da sola non è in grado di dare risposte.

(Reuters Health) - I test molecolari disponibili in commercio (es. ThyGenX e ThyraMIR) permettono di individuare alterazioni di specifici oncogeni e miRNA, e rappresentano utili strumenti per la discriminazione tra noduli maligni e benigni. Emmanuel Labourier, autore dello studio, per esaminare in che modo questi test molecolari possono migliorare l’iter diagnostico, li ha utilizzati per effettuare uno screening su campioni ottenuti mediante chirurgia o agoaspirato.
 
In particolare è stata usata una multipiattaforma per lo screening di mutazioni e il test del miRNA (MPT) per lo screening di 109 noduli tiroidei provenienti da 12 diversi centri di endocrinologia. I risultati dell’MPT sono stati confrontati con l’esame istologico. Sono state evidenziate mutazioni nel 69% dei noduli maligni. Nei campioni in cui non sono state trovate mutazioni, l’MPT ha identificato correttamente il 64% dei casi maligni e il 98% di quelli benigni.

La sensibilità diagnostica di questi test è risultata essere dell’89%, mentre la specificità dell’85%. La prevalenza del cancro 32%, il 61% dei risultati ottenuti tramite MPT era di natura benigna e il valore predittivo negativo del 94%. Secondo questa ricerca il test riduce il tasso di interventi diagnostici evitabili del 69%. Alla luce di questi dati, è ragionevole indirizzare i pazienti con esito positivo al test MPT all’asportazione chirurgica del nodulo, mentre i pazienti con esito negativo potrebbero essere semplicemente sottoposti un follow-up.

Fonte: J Clin Endocrinol Metab 2015

David Douglas
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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