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Lunedì 18 MAGGIO 2015
Oncologia. Da Cipomo un manifesto per una medicina efficace, etica e sostenibile
Sostenere processi d'innovazione legislativa e organizzativa che ridefiniscano il valore delle cure, far crescere una cultura della prevenzione e di una corretta alimentazione, promuovere stili di vita adeguati e valutare ogni trattamento anche per l'impatto che potrà avere sul paziente, i suoi cari e la società nel suo complesso. Questi i punti in cui si articola il manifesto presentato al XIX congresso nazionale. IL MANIFESTO
Sostenere processi d’innovazione legislativa e organizzativa che non si limitino a contenere la spirale dei costi ma puntino a ridefinire il valore delle cure oncologiche; lavorare a fianco delle Istituzioni per determinare i livelli di sostenibilità delle cure e far crescere una cultura della prevenzione fondata su alimentazione corretta, stili di vita adeguati, tutela dell’ambiente; promuovere il passaggio da una Medicina “evidence based” a una Medicina “value based”, in grado di valutare ogni trattamento oltre che per la sua efficacia clinica, anche per l’impatto che potrà avere sul paziente, sui suoi cari, sull’ambiente in cui viviamo e sulla Società nel suo complesso. Sono questi i punti in cui si articola il “Manifesto per una medicina oncologica efficace, etica e sostenibile” presentato oggi dai Primari Oncologi Medici Italiani nella giornata conclusiva del XIX Congresso Nazionale Cipomo, aperta al pubblico e tenuta presso l’auditorium di Cascina Triulza, nella cornice di Expo, alla presenza della senatrice Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione Igiene e Sanità.
“Scopo del Manifesto – ha spiegato Gianpiero Fasola, Presidente uscente Cipomo – è sensibilizzare le Istituzioni e la società ad una maggiore consapevolezza sul patrimonio che un Servizio Sanitario pubblico rappresenta e all’impegno nel promuovere un nuovo paradigma della medicina basata sul valore personale e sociale della cura e sulla sua sostenibilità per il Sistema”.
Il Manifesto nasce nell’ambito del progetto Green Oncology promosso da Cipomo nel 2012: una nuova prospettiva filosofica ed etica in Oncologia, una medicina più sobria ma efficace in grado di realizzare una pratica clinica orientata ai principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
“Non è una semplice dichiarazione d’intenti – ha dichiarato Maurizio Tomirotti, neo eletto Presidente Cipomo – daremo attuazione al Manifesto con azioni mirate grazie alla collaborazione tra Cipomo e le altre Associazioni scientifiche e di pazienti. Il nostro Collegio è fortemente impegnato a lavorare a fianco delle Istituzioni per governare il cambiamento in corso, garantendo un’interlocuzione qualificata e assertiva, per determinare i livelli di sostenibilità delle cure e far crescere la cultura della prevenzione. La speranza è che i rappresentanti istituzionali sottoscrivano il Manifesto e s’impegnino a sostenerne gli obiettivi”.
Cipomo ha così voluto lanciare un segnale forte al termine di un interessante dibattito animato da esponenti di rilievo del mondo della comunicazione e della scuola sull’importanza della prevenzione, di una corretta alimentazione - le abitudini alimentari sono responsabili di una percentuale tra il 20 e il 30% dei tumori - ed educazione a uno stile di vita sano che tenga conto anche dei nuovi contesti multietnici nei quali sempre più ci si trova a operare. Il Collegio ha poi invitato la platea a sottoscrivere il manifesto e a sensibilizzare aziende, istituzioni e opinione pubblica sulla necessità di puntare a ridefinire il valore delle cure oncologiche, per costruire una medicina più sostenibile.
Tra i protagonisti della giornata anche il luminare francese David Khayat, Direttore del Dipartimento di Oncologia all’Ospedale Salpetriere di Parigi e Presidente dell’Istituto nazionale dei tumori francese, che nella sua lettura magistrale “Alimentazione e cancro: miti e realtà” ha affrontato i legami che intercorrono tra l’alimentazione e il cancro spiegando, prove scientifiche alla mano, gli errori più comuni e i falsi miti in quest’ambito.
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