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Sabato 16 MAGGIO 2015
Tumori laringei avanzati. Efficace anche trattamento non chirurgico
Uno studio della Cleveland Clinic (USA), condotto su 240 pazienti, ha fatto i benefici della chirurgia, ma al tempo stesso ha anche evidenziato l’efficacia dell’impiego della terapia chemio-radiante come valida alternativa all’intervento chirurgico.
(Reuters Health) - La resezione di carcinomi squamocellulari della porzione sopraglottica della laringe in stadio avanzato porta a minori recidive rispetto ad un approccio non chirurgico, che tuttavia rappresenta una valida alternativa. È quanto emerge da un recente studio, effettuato da Brian Burkey della Cleveland Clinic (USA), che ha valutato circa 240 pazienti affetti da questa patologia.
97 erano stati sottoposti a intervento chirurgico e 138, invece, erano stati assistiti con trattamenti non chirurgici. Tutti i pazienti erano stati trattati tra il 1990 e il 2013, per un follow up medio di 63 mesi. A cinque anni di distanza, la remissione della malattia era del 75% nel gruppo sottoposto a intervento chirurgico e del 55% in quello sottoposto a trattamento non chirurgico.
Per quanto riguarda gli esiti clinici, la laringe risultava conservata nell’83% dei pazienti operati, a fronte del 42% nel gruppo sottoposto a terapia non chirurgica. Infine, la funzionalità vocale risultava conservata maggiormente nel gruppo dei pazienti “chirurgici” (3.8 contro 2.6, su una scala di valutazione da 1 a 5), mentre,relativamente alla deglutizione, chirurgia e terapia chemio- radiante facevano registrare gli stessi risultati.
L’analisi di Burkey, dunque, ha registrato i benefici della chirurgia, ma al tempo stesso ha anche evidenziato l’efficacia dell’impiego della terapia chemio-radiante come valida alternativa all’intervento chirurgico.
Fonte: JAMA Otolaryngol Head Neck Surg online 2015, pubblicato il 7/5
David Douglas
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
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