quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 15 MAGGIO 2015
Sardegna. Disappunto della Regione per le foto scattate al malato di ebola. “Ma procedure rigorosamente seguite”

La Regione Sardegna interviene sulla polemica circa le misure di sicurezza e le foto scattate durante il trasporto dall’ospedale di Sassari all’aeroporto di Alghero dell’infermiere di 37enne contagiato dal virus. “Nessun rischio contagio per la popolazione”.

“Rammarico e disappunto per la pubblicazione di fotografie sul trasferimento del paziente ammalato di ebola”. È quanto ha voluto esprimere l’assessorato alla Sanità della Sardegna, intervenendo così sulle polemiche nate in merito ai livelli di sicurezza adottati per il trasporto dall’ospedale di Sassari all’aeroporto di Alghero dell’infermiere di 37enne contagiato dal virus e ripetutamente fotografato.

“Si tratta di un episodio isolato”, rassicura l’assessorato, che ha voluto “garantire” che “le  procedure per il trasferimento del cooperante sardo sono state rigorosamente seguite e rispettate. I medici e gli infermieri del 118, personale che aveva effettuato un apposito corso di preparazione per vestizione e svestizione, hanno seguito tutte le procedure previste e richieste dai protocolli nazionali. Il personale del 118 ha effettuato il trasporto indossando tutti i dispositivi di protezione individuale, assistendo il paziente come richiesto alla situazione clinica. Il paziente è stato accompagnato all’Istituto di Malattie Infettive di Sassari e ricoverato seguendo un percorso dedicato fino alla camera di degenza, senza passare attraverso il Pronto Soccorso. Non c’è, dunque, alcun pericolo per la popolazione”.

“Successivamente – spiega ancora l’assessorato in una nota - è stata eseguita la procedura di svestizione in un apposito locale e sotto la sorveglianza di un quarto operatore che ha controllato la procedura seguendo una rigorosa check list. Tutti gli indumenti indossati sono stati raccolti in appositi contenitori e immediatamente distrutti. L’autoambulanza è stata disinfettata. Nonostante il pieno rispetto della procedura, per ulteriore precauzione, è stato consigliato agli operatori di usare misure di ‘confinamento’ volontario, con monitoraggio della temperatura”.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA