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Martedì 12 MAGGIO 2015
Campania. Tavolo per la riabilitazione. Regione diffonde una nota poi la corregge. Aias e Anfass: “Chiediamo chiarezza"

Due note diffuse a pochi minuti di distanza dalla Regione. Nella prima si attribuiscono le decisioni al commissario ad acta, nella seconda alla struttura commissariale. Inoltre, l'accordo per essere validato necessita di 90 strutture aderenti, ma nel secondo comunicato la Regione parla di "quorum dei centri che costituiscono la maggioranza delle erogazioni prestate". Aias e Anfass chiedono l'accesso agli atti.

Caos comunicati stampa in Regione Campania ieri. Al centro, i lavori del Tavolo tra la Regione Campania e le associazioni maggiormente rappresentative dei Centri di riabilitazione territoriale. Il Tavolo, spiegava una prima nota diffusa, “si è riunito a seguito dell'accordo raggiunto sulla risoluzione del contenzioso decennale, dopo che il Commissario ad acta ha verificato la realizzazione dei presupposti, con il raggiungimento del quorum, per la prosecuzione della trattativa”. La discussione, proseguiva la nota della Regione, “ha registrato il positivo avvio dei lavori per la soluzione delle problematiche relative al piano di riconversione dei posti letto, all'accreditamento delle strutture riabilitative e socio-sanitarie e all'istituto della compartecipazione alla spesa”.

Parole tuttavia corrette pochi minuti dopo dalla Regione stessa che, fatto sparire il primo comunicato, ne diffondeva un altro in cui si diceva che attribuiva la verifica non più al commissario ad ad acta ma alla “struttura commissariale”, mentre il “quorum” diventava “il quorum dei Centri che costituiscono la maggioranza delle erogazioni prestate”.

Variazioni che hanno messo in agitazione le associazioni dei pazienti. "Si prende atto – affermano in una nota il presidente dell'Aias, Remo del Genio, e dell'Anfass, Salvatore Parisi - che la vicenda della riabilitazione sta generando caos a Palazzo Santa Lucia. In pochi minuti sono stati prodotti ben due comunicati. Il primo attribuisce decisioni al commissario ad acta, il secondo alla struttura commissariale. A quale credere? Chi decide? E' solo propaganda elettorale? Il secondo documento, che potrebbe essere quello corretto, e' la dimostrazione dello stato di confusione e di come si cambiano i comunicati e gli accordi ad uso e consumo del Palazzo''.

“Stanno giocando con il futuro della disabilità e di migliaia di posti lavoro del settore - aggiungono - L'accordo per essere validato necessita di 90 strutture aderenti. Come si legge nel secondo comunicato, invece, per il quorum basterebbe l'adesione dei centri che "rappresentano la maggioranza delle erogazioni prestate. Sarà valido questo iter?”, si chiedono del Genio e Parisi, che per verificare la correttezza del procedimento e del quorum chiedono “l'accesso agli atti, protocollati in data 8 maggio. A questo punto - concludono i presidenti delle associazioni – rinnoviamo la richiesta di rimozione dell'incarico del sub commissario Morlacco".
 

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