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Mercoledì 06 MAGGIO 2015
Umbria. All’Ao Perugia i farmaci oncologici li prepara un Robot. “Niente più errori umani”

Si chiama APOTECAchemo, ed è un robot per la preparazione “sicura e controllata” delle chemioterapie in grado di dosare i farmaci personalizzati con “precisione, assicurando i massimi livelli di sicurezza per pazienti e operatori di farmacia”.Crinò (Direttore Oncologia medica): “L’errore umano è possibile, con il robot questa eventualità viene annullata”.

C’è una nuova tecnologia che permette di garantire i massimi standard di qualità e controllo per i preparati anticancro all’’Azienda Ospedaliera di Perugia. Si chiama APOTECAchemo, ed è un robot per la preparazione sicura e controllata delle chemioterapie che è in grado di dosare i farmaci personalizzati con assoluta precisione, assicurando i massimi livelli di sicurezza per pazienti oncologici ed operatori di farmacia.

“Il sistema di cui dispone la farmacia dell’Azienda Ospedaliera, grazie al robot APOTECAchemo, rappresenta una garanzia di totale sicurezza per tutti i pazienti oncologici che ogni anno vengono curati nell’ospedale di Perugia”, ha detto Alessandro D’Arpino, responsabile del Laboratorio di Galenica Clinica del Santa Maria della Misericordia, intervenendo ieri alla presentazione del Robot. “Viene inoltre garantita – ha aggiunto - la tracciabilità del percorso di preparazione del farmaco e la tecnologia che adottiamo ci permette di contenere gli sprechi per farmaci notoriamente di elevato costo”.

Sulla sicurezza per paziente ed operatore della farmacia si sono soffermati il Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia Manuela Pioppo e il Direttore della struttura di oncologia medica Lucio Crinò. La prima ha ricordato il recente accreditamento ottenuto dalla Farmacia dell’Azienda Ospedaliera, a conferma della bontà delle procedure adottate; Crinò ha sottolineato come “l’errore umano è possibile, mentre con l’utilizzo del robot questa eventualità viene annullata”.

La nuova apparecchiatura dovrebbe effettuare a regime fino a 30.000 preparazioni all’anno, che saranno utilizzate anche dalla struttura di Oncoematologia pediatrica diretta da Maurizio Caniglia. “La collaborazione tra clinico e farmacista ha raggiunto livelli che si sono rafforzati nel tempo a tutto vantaggio di una cura attenta alle esigenze del paziente”, ha sottolineato Caniglia.

Sulla necessità di ottimizzare l’attività del robot ha parlato il Direttore Generale Walter Orlandi: “La macchina rispetto all’uomo non prevede pause, e dunque può essere utilizzata a pieno regime specialmente laddove ci sia una sintonia tra più centri della Regione che possono usufruire del servizio”.

“Vedere la figura del farmacista sempre più valorizzata e messa al centro dell’attività assistenziale inorgoglisce e rafforza l’unione con nell’ambito clinico”, ha aggiunto Augusto Luciani, presidente Federfarma Umbria.

Per l’impresa che sviluppa il sistema APOTECAchemo, il Gruppo Loccioni, era invece presente il direttore Claudio Loccioni: “Il nostro impegno è sempre stato rivolto alla qualità della vita su più fronti: su quello sanitario in pochi anni siamo riusciti, grazie all’entusiasmo dei nostri giovani collaboratori ed alla collaborazione con l’Ospedale di Ancona, ad affermarci nella sanità, con apparecchiature che garantiscono la sicurezza delle terapie nei migliori centri oncologici del mondo, tra cui Cleveland Clinic e Johns Hopkins University in USA e Mie University Hospital in Giappone.” La tecnologia APOTECAchemo viene oggi applicata da oltre 50 centri italiani e internazionali.
 

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