quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 05 MAGGIO 2015
Puglia. Malattie Reumautiche, i pazienti contro la Delibera che esclude i pediatri dalla prescrizione dei farmaci biologici

L’APMAR (Associazione Persone con Malattie Reumatiche) punta il dito contro la Delibera che affida la prescrizione dei farmaci biologici esclusivamente agli specialisti in Reumatologia dei centri di riferimento regionali o centri primari Hub. “A rischio l’assistenza ai bambini”. LA DELIBERA.

“No” della Apmar (Associazione Persone con Malattie Reumatiche) alla delibera della Regione Puglia n° 691 del 2/04/2015, aggiornamento della n° 2811 del 30/12/2014, che istituisce la Rete regionale dei Centri di Assistenza Reumatologica prevedendo che solo nei centri di riferimento regionali o centri primari definiti “Hub” sia possibile la prescrizione dei farmaci biologici e che, all’interno di questi, solo gli specialisti in Reumatologia possono prescriverli. “Questo – afferma Antonella Celano, presidente Apmar - significa che i Pediatri Reumatologi, che sono specialisti in Pediatria, che gestiscono centri Hub, se non possiedono la seconda specializzazione in Reumatologia non possono prescrivere i farmaci biologici. Come se il Pediatra Reumatologo fosse inadeguato a scegliere la modalità e il tipo di farmaco biologico che deve essere prescritto per il proprio paziente preso in carico fino ad allora”.

Celano sottolinea come questi farmaci siano “un’importante risorsa che permettono un miglior controllo di patologie invalidanti e di grande impatto sociale come l’artrite idiopatica giovanile, quando non controllata con i farmaci tradizionali. È inaccettabile che la Regione Puglia, da un lato inserisca correttamente i centri pediatrici tra i centri di riferimento della rete reumatologica, dall’altro però non li giudichi adatti alla prescrizione dei farmaci biologici, considerando come criterio essenziale la specializzazione in Reumatologia. Il Pediatra Reumatologo deve pertanto demandare la prescrizione ad un Reumatologo che non conosce il paziente e pur non avendo competenze pediatriche sceglierà e prescriverà il farmaco biologico. Tutto ciò rende più difficile il lavoro dei Pediatri Reumatologi andando a discapito della qualità dell’assistenza e dei bambini reumatici”.

Celano auspica dunque una revisione della delibera, che altrimenti “verrebbe a creare una situazione paradossale nella quale i bambini reumatici e le loro famiglie si ritroverebbero a non essere più assistiti come lo sono attualmente”.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA