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Martedì 21 APRILE 2015
Abruzzo. Consiglieri FI: “Riduzione della spesa per precari Asl sia graduale o assistenza a rischio”

Il Decreto commissariale n. 5 del 2015 stabilisce che la spesa sostenuta dalle Asl per i contratti di lavoro flessibile nel 2015 non potrà superare il 50% di quella sostenuta nel 2009 e non più il 90%, come previsto in precedenza. “Circa mille lavoratori precari perderanno il posto di lavoro. Si rischia il blocco dell'attività sanitaria e dell'erogazione dei Lea", sostengono i consiglieri regionali Chiodi, Sospiri e Febbo.

“Chiediamo al Presidente della Regione/Commissario ad acta D'Alfonso il massimo impegno per ridurre gradualmente la spesa prevista per il personale flessibile delle Asl, al fine di evitare il blocco immediato dell'attività sanitaria e la mancata erogazione dei Livelli essenziali di assistenza”. L’appello arriva dai consiglieri regionali di Forza Italia, Gianni Chiodi, Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo, in una nota alla vigilia della discussione in Consiglio regionale della risoluzione sul tema: "Precari Aziende Sanitarie: modifica al Decreto commissariale n. 5 del 2015". "Il tema è di strettissima attualità e necessità di un'attenta e accurata analisi se si vuole evitare di causare un disastro occupazionale all'interno delle Asl abruzzesi”, spiegano i consiglieri FI.

Con il Decreto commissariale n. 5 del 11 febbraio scorso il presidente Luciano D'Alfonso ha modificato il Programma Operativo 2013-2015, stabilendo che la spesa sostenuta dalle Asl per contratti di lavoro flessibile nel 2015, non potrà più essere il 90% di quella sostenuta nel 2009, come previsto in questi anni, ma non potrà superare il 50%. “Con questa disposizione – affermano i consiglieri FI - circa mille lavoratori precari perderanno il posto di lavoro: 400 della Asl di Avezzano-Sulmona- L'Aquila, 336 della Asl di Teramo, 150 della Asl di Pescara e 100 della Asl di Lanciano Vasto Chieti, tra cui medici e infermieri soprattutto, ma anche addetti alle pulizie, assistenti e amministrativi”.

Per Chiodi, Sospiri e Febbo questa decisione “oltre a provocare un collasso occupazionale in un settore sul quale l'Abruzzo fa leva per rialzare la china, renderà difficile se non impossibile, salvaguardare comunque i servizi sanitari e l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza, in quanto si prevedono grossi problemi nel barellaggio e trasporto pazienti e non si saprà come sostituire medici e infermieri”.

“Grazie al proficuo lavoro svolto in 66 mesi dal centrodestra – concludono Chiodi, Sospiri e Febbo - l'Abruzzo può beneficiare dello sblocco totale del turnover e sono state approvate le dotazioni organiche di tutte le Aziende sanitarie, per poter procedere alle nuove assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato tramite concorsi. Pertanto tale obiettivo, comunque previsto da una normativa nazionale, potrebbe essere raggiunto gradualmente, tenendo conto dei tempi tecnici necessari per l'espletamento dei concorsi per l'assunzione a tempo indeterminato di quelle medesime figure attualmente a tempo determinato".

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