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Martedì 21 APRILE 2015
Def. D’Ambrosio Lettieri (FI): “Lea e sanità a rischio”

"Da tutti arriva un coro di no al Documento economico finanziario del governo Renzi", osserva il capogruppo FI in Commissione Senato, secondo il quale l'Italia “sprofonda se non si abbassano le tasse”. Allarme anche sulla sanità. Lea a rischio. “Ci auguriamo che l’arroganza lasci il posto alla responsabilità e al buon senso”.

“Da tutti, a cominciare da Confindustria e i sindacati, dall’Anci alle Regioni, arriva un coro di no al Documento economico finanziario del governo Renzi. Un colossale pasticcio che farà ancora sprofondare l’Italia. Sono tutti gufi per il presidente del Consiglio? Mago Matteo fa finta di non capire che il tempo dei giochi di prestigio è finito. Le imprese e le famiglie chiedono meno tasse, più investimenti e servizi adeguati. Il Sud più attenzione”. Ad affermarlo, in una nota, il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, capogruppo FI 12^ Commissione Senato, a margine delle audizioni di ieri sul Def a Palazzo Madama.

“I sindacati – osserva d’Ambrosio Lettieri - bollano il Def come creatore di ulteriori diseguaglianze. Tradotto, nuove povertà e numero crescente di disoccupati. I Comuni sono stremati dai tagli. Le Regioni lanciano anche loro l’allarme sui tagli alla sanità, quasi tre miliardi di euro, che rappresentano un pericolo per la finanza pubblica e per i Livelli essenziali di assistenza. Non c’è che dire: un vero successo”.

L’auspicio di d’Ambrosio Lettieri è che “l’arroganza lasci il posto alla responsabilità e al buon senso. E si comincia ad attuare, come chiediamo da tempo, una seria politica di tagli agli sprechi, di riduzione drastica della pressione fiscale e di investimenti nei settori strategici per creare lavoro”.
 

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