quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Venerdì 10 APRILE 2015
Anche le parafarmacie contro le società di capitali in farmacia. Gullotta: “Norma illiberale”
Per il presidente della Federazione nazionale parafarmacie italiane il ddl uscito dal Cdm del 20 febbraio "è un'offesa al decoro di una professione antichissima". L'auspicio è quindi che "anche la Fofi intervenga contro un provvedimento in netto contrasto non solo con l'idea che la farmacia sia un servizio sanitario radicato nel territorio".
“Permettere l'introduzione di un non farmacista nella proprietà di una farmacia, in un sistema dove il farmacista dipendente è assunto con contratto del settore commercio a 7,2 euro l'ora e non da personale sanitario quale dovrebbe essere, è un'offesa al decoro di una professione antichissima. Auspichiamo pertanto, come già detto dal Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, che si possa porre rimedio al pasticcio uscito dal Cdm lo scorso 20 febbraio”. E' quanto dichiara il presidente della Federazione nazionale parafarmacie italiane, Davide Gullotta, in merito al disegno di legge sulla Concorrenza nei prossimi giorni sui tavoli della commissione Attività produttive della Camera.
" Auspichiamo - precisa Gullotta - che anche la Fofi intervenga. In un sistema dove esistono contemporaneamente un farmacista dipendente assunto con contratto del settore commercio, l'ereditarietà di un titolo vinto per esame e il blocco delle aperture, la proprietà del capitale privato delle farmacie è quanto di più antiliberale e negativo ci possa essere e per di più, in netto contrasto non solo con l'idea che la farmacia sia un servizio sanitario radicato nel territorio ma anche in contrasto con l'obbligo che hanno i colleghi farmacisti di iscrizione all'albo e all'obbligo di formazione continua".
© RIPRODUZIONE RISERVATA