quotidianosanità.it

stampa | chiudi


05 APRILE 2015
Francia. Assemblea nazionale dice stop alle modelle anoressiche

Approvato in prima lettura un emendamento alla legge di riforma della sanità pubblica. Vietate le sfilate a modelle il cui indice di massa corporea è al di sotto dei limiti fissati dall’autorità. Multa di 75mila euro e sei mesi di carcere. L’EMENDAMENTO

“L'esercizio di un'attività di modella è vietato per qualsiasi persona con un indice di massa corporea (calcolato dividendo il peso per l'altezza al quadrato la sua altezza), inferiore ai livelli definiti su proposta della Alta Autorità Sanitarie, per ordine dei Ministri
Salute e lavoro”. Questo è cosa dispone l’emendamento, proposto dai socialisti e appoggiato dal Ministro della Salute Marisol Touraine, che è stato approvato venerdì in prima lettura dall’Assemblea nazionale francese nell’ambito della discussione sulla legge di riforma della sanità pubblica.
 
Il non rispetto della norma può comportare una condanna a sei mesi di carcere e una multa di 75mila euro per persone o agenzia che ricorrono a modelle troppo magre. Approvato inoltre anche un altro emendamento che obbliga a indicare quando le foto delle modelle sono modificate artificialmente.
 
“Le immagini del corpo – si legge nel testo - premiando eccessivamente il sottile o l’emaciato e stigmatizzando le curve, contribuiscono innegabilmente all'infelicità, soprattutto tra i tanti giovani ragazze”. Inoltre, “l'aspetto di alcuni modelli contribuisce a diffondere stereotipi potenzialmente pericolosi per le popolazioni vulnerabili”.
 
“L'intervento legislativo- si legge nel razionale dell’emendamento – è sia una misura contro gli stereotipi che contribuiscono a disturbi del comportamento alimentare e sia una misura di protezione per i lavoratori e soprattutto dei lavoratori, per lo più molto giovani e che esercitano un'attività precaria”
 
Stefano A. Inglese

© RIPRODUZIONE RISERVATA