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Mercoledì 11 MARZO 2015
Pillola 5 giorni dopo. Fp-Cgil e Medici: “Aifa e Lorenzin rispettino l'autodeterminazione delle donne”

L'Agenzia assuma le sue decisioni per l'effettiva commercializzazione, non sulla base del parere non vincolante del Css, ma in scienza e coscienza, e in modo laico. Se l’orientamento del Css, che sostiene l’obbligo della ricetta per la vendita di ellaOne, sarà confermato si affermerà una visione più ideologica che scientifica.

“Nel parere espresso dal Consiglio Superiore di Sanità  si afferma che per la EllaOne, la cosiddetta pillola dei 5 giorni dopo, è sempre obbligatoria la ricetta e il test in caso di sospetta gravidanza. Riteniamo che tale orientamento, se confermato dall'Aifa, lederebbe il diritto alla libera autodeterminazione delle donne e affermerebbe una visione più ideologica che scientifica. Un approccio oscurantista in contrasto con quanto già approvato in Europa sia dal punto di vista politico, a gennaio 2015 con la Commissione Europea, che dal punto di vista medico, con il pronunciamento dell'Agenzia del farmaco europea”.
 
È quanto hanno dichiarato Fp-Cgil e Medici in merito al parere espresso ieri dal Css sulla Pillola dei conque giorni dopo.
 
“Adesso l'Agenzia Italiana del Farmaco – ha aggiunto il sindacato – assuma le sue decisioni per l'effettiva commercializzazione, non sulla base del parere non vincolante del Css, ma in scienza e coscienza, e in modo laico. Il Ministro della Salute Lorenzin intervenga per riportare il nostro Paese in Europa”.

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