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Lunedì 09 MARZO 2015
Milleproroghe. Fenagifar: “Su titolarità si soddisfano interessi economici particolari”

Così la presidente dei giovani farmacisti, Pia Policicchio, commenta la norma che decreta la sospensione fino alla fine del 2016 dei requisiti necessari per il trasferimento della titolarità della farmacia. "Questa volontà di semplificare temporaneamente l'accesso alla titolarità della farmacia non serve realmente all'interesse collettivo".

"La Federazione apprezza il documento uscito all'indomani dell'assemblea di Federfarma, non in chiave di difesa corporativistica del farmacista quanto per la difesa della capacità di mantenimento di una professionalità indipendente e scevra dalle logiche di mercato. Riteniamo infatti indispensabile rispondere soprattutto a logiche deontologiche ed etiche in quanto ciò permetterà di mantenere come fine professionale la tutela della salute del cittadino. Continuiamo a non comprendere significato e finalità dell'emendamento alla legge 11/2015, di conversione del Decreto-legge 192 del 31 dicembre 2014, che sospende fino alla fine del 2016 i requisiti necessari per il trasferimento della titolarità della farmacia, fatte salve quelle oggetto del recente concorso". Questo il commento di Pia Policicchio, presidente della Federazione dei giovani farmacisti (Fenagifar).
 
"Lo troviamo insensato per i giovani farmacisti che hanno dovuto attendere di conseguire l'idoneità fino ad adesso, per quelli che già stanno svolgendo il biennio professionale necessario al conseguimento ed anche per quelli che si laureeranno nel 2017, ovvero alla conclusione della sospensione della norma. Non si possono generare percorsi lavorativi così differenti senza motivazioni razionali. Non ci resta che pensare - conclude Policicchio - che questa volontà di semplificare temporaneamente l'accesso alla titolarità della farmacia non serva realmente all'interesse collettivo, ma sia solo mirato a soddisfare interessi economici particolari".

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