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Martedì 03 MARZO 2015
Sicilia. Arrivano le prescrizioni del Ministero sul percorso nascita. Pena il commissariamento. E Borsellino per ora non si dimette
Revisione dei protocolli del sistema di trasporto perinatale d’emergenza, chiusura strutture con meno di 500 parti l’anno, sistema unico informatizzato delle Utin, formazione per il personale e integrazione ospedale territorio per il percorso di gravidanza. Sono solo acune delle direttive di Roma che Regione dovrà rispettare per evitare il commissariamento. Sembrano invece "congelate" le dimissioni dell'Assessore.
Dopo gli annunci degli scorsi giorni sembra essere in dirittura d’arrivo il documento elaborato dalla task force del Ministero della Salute contenente le indicazioni per la Regione Sicilia sulla riorganizzazione dei punti nascita dopo la tragedia della piccola Nicole (la neonata deceduta in ambulanza dopo un’odissea alla ricerca di un posto in una terapia intensiva neonatale).
Il Ministero della Salute ha evidenziato una serie di misure specifiche cui dovrà adempiere la Regione per evitare il commissariamento. In primis dovranno essere definite le modalità di gestione, l’elaborazione di protocolli operativi per la gestione della comunicazione tra cliniche, ospedale e 118 del trasporto in emergenza della madre e del neonato da realizzare entro il 30 giugno. Sono da attivare inoltre i servizi nelle aree sprovviste (entro il 30 settembre) e un sistema di monitoraggio e verifica semestrale.
La Regione dovrà poi dare attuazione al piano di riorganizzazione dei punti nascita ed entro il 30 giugno disporre la chiusura delle strutture con meno di 500 parti l’anno. Sollecitato, sempre entro giugno, un piano regionale informatizzato collegato al 118 per le Utin (Unità di terapia intensiva neonatale). Disposto inoltre un piano triennale per la formazione di tutti gli operatori sanitari e l’integrazione ospedale-territorio per i servizi della gravidanza. Disposta poi la predisposizione di un report sulle attività dei comitati di Percorso nascita regionali e aziendali. Infine dovrà essere predisposto un report di controllo entro il 31 dicembre 2015.
Secondo quanto riporta il quotidiano La Sicilia l’assessore alla Sanità della Regione Lucia Borsellino “non avrebbe nessuna intenzione di dimettersi” anche se qualche settimana fa, all’indomani del caso di Catania aveva annunciato le sue dimissioni.
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