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Sabato 21 FEBBRAIO 2015
Liberalizzazioni. Fenagifar: “Entrata dei capitali compromette futuro giovani farmacisti e nuoce alla salute pubblica”

Non si può mortificare e ridurre a un puro valore monetario una professione così delicata oltre che primo front-office del Ssn.I giovani devono avere la possibilità di veder riconosciuto come merito e studio vincano sempre sui profitti

Qualcuno sostiene che per la professione questo sia stato il male minore. Per noi il male è male e basta. L'entrata dei capitali, e quindi il commercio, in farmacia è nemica della tutela della salute pubblica e tenderà a ridurre le garanzie a favore dei cittadini. Una proprietà diversa da quella del farmacista inevitabilmente porterà ad una gestione improntata al mero profitto e non risponderà a nessuna etica e/o deontologia.
 
Come faranno i giovani domani ad accedere a questa attività? Come potranno mai competere con i grossi capitali?
Nella migliore delle ipotesi il destino è per i ragazzi quello di un'eterna dipendenza! Ci chiediamo quale prezzo avrà questa condizione sia dal punto di vista economico che professionale.
 
Inoltre c'è sicuramente la paura che per mantenere l'efficienza economica di mercato i primi a farne le spese saranno proprio i collaboratori che rappresentano la voce più onerosa e facile da tagliare.
 
Non si può mortificare e ridurre ad un puro valore monetario una professione così delicata oltre che primo front-office del Servizio Sanitario Nazionale.
I Giovani devono avere la possibilità di veder riconosciuto come merito e studio vincano sempre sui profitti.
 
Aspettiamo invece con molto interesse la conclusione del concorso straordinario e l'assegnazione delle nuove sedi.
Perché questa ci sembra la via più giusta per far fronte al problema dell'occupazione giovanile.

Pia Policicchio
Presidente Fenagifar

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