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Martedì 25 GENNAIO 2011
I probiotici diminuiscono il grasso corporeo

Una ricerca finanziata dall’Ue ha dimostrato come un ceppo di Lactobacillus modificato in laboratorio possa contribuire a cambiare il metabolismo del grasso e perfino a rallentare la progressione del cancro al colon.

Si apre un nuovo capitolo nella ricerca sugli effetti dei probiotici sulla salute. In uno studio finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Quinto programma quadro è infatti emersa la capacità di un ceppo di Lactobacillus modificato in laboratorio di agire positivamente sul metabolismo dei grassi.Nel corso dello studio, i ricercatori del Centro di farmabiotica alimentare dell'University College Cork e del Teagasc Moorepark Food Research Centre, hanno ingegnerizzato il Lactobacillus per indurlo alla produzione dell’acido grasso CLA.
La sostanza, prodotta in genere da batteri come il Propionibacterium acnes (il batterio responsabile dell’acne), è infatti da tempo riconosciuta come in grado di alterare il metabolismo.Somministrato il Lactobacillus ricombinante a topi è emerso innanzitutto la capacità di quest’ultimo di raggiungere i tessuti adiposi. Non solo: anche il metabolismo cambiava notevolmente. "Si è già dimostrato che la CLA allevia la steatosi epatica non alcolica che spesso accompagna l'obesità”, ha commentato Catherine Stanton del Teagasc Moorepark Food Research Centre. “Quindi aumentare il livello di CLA nel fegato attraverso l'assunzione di un ceppo di probiotico è rilevante dal punto di vista terapeutico”, ha aggiunto. “Il grasso non è uno strato inerte intorno ai nostri corpi, è attivo e proinfiammatorio ed è un fattore di rischio per molte malattie, compreso il cancro. Questo lavoro dimostra che c'è del potenziale per influire su questo attraverso interazioni dieta-microbo-ospite nell'intestino”.
Proprio sul cancro l’assunzione del Lactobacillus geneticamente modificato sembra avere effetti insperati: gli esperimenti hanno infatti evidenziato un rallentamento della progressione del tumore del colon. "È possibile che un probiotico che produce CLA sia anche in grado di tenere sotto controllo le cellule di cancro al colon," ha aggiunto Stanton. "Tutti i risultati ottenuti finora dimostrano che il metabolismo dei batteri dell'intestino può modulare l'attività della cellula ospite in modi positivi. Dobbiamo studiare ulteriormente gli effetti dei batteri che producono CLA sul metabolismo umano, ma il lavoro da noi svolto fino a questo momento apre certamente nuove possibilità per l'uso di probiotici per il miglioramento della salute umana”, ha concluso la ricercatrice.

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