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Sabato 17 GENNAIO 2015
Sicurezza alimentare. Veneto dice “No” a ritorno competenza esclusiva dello Stato

“Non me li vedo proprio gli uomini di Renzi controllare i funghi in un mercato rionale in provincia di Verona o un allevamento di tacchini in Polesine” sottolinea l'assessore alla Sanità Coletto. “Siamo di fronte all’ennesimo caso di miopia governativa. Da noi sistema funziona”

“Se nel disegno di legge costituzionale attualmente al vaglio della Commissione della Camera dovesse passare l’emendamento con il quale si vuole riportare sotto l’esclusiva competenza statale un settore sanitario fondamentale come la sicurezza alimentare, verrebbe smantellato uno dei sistemi di controllo che, almeno in Veneto, funzionano alla perfezione, nell’interesse della salute dei consumatori. Non me li vedo proprio gli uomini di Renzi controllare i funghi in un mercato rionale in provincia di Verona o un allevamento di tacchini in Polesine, o un macello nel padovano”.  L’allarme viene dall’assessore regionale alla sanità del Veneto Luca Coletto, che considera “l’ennesima coltellata alle spalle degli interessi della gente” la possibilità che, nell’ambito della riforma costituzionale, venga introdotta all’articolo 117 la competenza esclusiva dello Stato in materia di sicurezza alimentare.

“Almeno per quanto riguarda il Veneto, se ci demoliscono la catena di controlli che abbiamo attiva sul territorio – aggiunge Coletto -  rischiamo gravi problemi anche economici, come il rischio di far emigrare le aziende agroalimentari con macelli collegati. E' un 'ambito produttivo vitale per la nostra economia, con migliaia di dipendenti e fatturati altrettanto importanti.  Siamo di fronte all’ennesimo caso di miopia governativa – conclude Coletto - perchè operazioni del genere stanno indebolendo in maniera scientifica il Nord virtuoso e bene organizzato e l'Italia intera.  Siamo e rischiamo di essere sempre di più terra di conquista di Troike e multinazionali”.
 

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