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Lunedì 24 GENNAIO 2011
Dall’Ue ok a eribulina per il trattamento del cancro al seno

Giudizio positivo del CHMP a eribulina per i pazienti con tumore mammario localmente avanzato o metastatico in progressione. Aumenta la sopravvivenza complessiva rispetto agli altri trattamenti.

Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia europea dei medicinali, ha espresso giudizio positivo sull’uso di eribulina (Halaven) come monoterapia per il trattamento di pazienti con tumore mammario localmente avanzato o metastatico in progressione dopo almeno due regimi chemioterapici.
La precedente terapia deve avere incluso un’antraciclina e un tassano, a esclusione dei pazienti che non erano stati ritenuti idonei per questi trattamenti.
Il giudizio del CHMP ha fatto seguito alla pubblicazione dei risultati dello studio di fase III EMBRACE (Eisai Metastatic Breast Cancer Study Assessing Treatment of Physician’s Choice (TPC) Versus Eribulin E7389), che ha dimostrato un vantaggio in termini di sopravvivenza complessiva nei pazienti trattati con eribulina rispetto al trattamento di scelta del medico (13,2 mesi rispetto a 10,5 mesi).
“Lo studio EMBRACE è una sperimentazione cardine sul tumore mammario localmente avanzato e sul tumore mammario metastatico che ha dimostrato che l’eribulina è un trattamento efficace e ben tollerato per i pazienti precedentemente trattati”, ha affermato Chris Twelves, sperimentatore principale dello studio EMBRACE e Professore di farmacologia clinica oncologica e di oncologia dell’Università di Leeds e del St. James’ University Hospital di Leeds, nel Regno Unito.
“Eribulina ha dimostrato di offrire un beneficio dimostrato in termini di sopravvivenza e sembra pronta a diventare il nuovo standard terapeutico per questa patologia. Il giudizio positivo del CHMP rappresenta un passo avanti molto gradito nel percorso che porterà a rendere disponibile questo
farmaco a tutti i pazienti che ne avranno bisogno”, ha concluso. 

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