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Lunedì 05 GENNAIO 2015
Umbria. A Terni il nuovo acceleratore lineare. Un investimento da 2, 5 mln di euro

Grazie ai fondi sarà anche costruito il nuovo bunker che lo ospiterà. Con la macchina di nuova generazione saranno migliorate la qualità delle prestazioni nella radioterapia oncologica. I lavori dureranno almeno 10-12 mesi, ma ai ai malati oncologici sarà garantita continuità assistenziale.

Un investimento di circa 2,5 milioni di euro interamente dedicato alla Radioterapia oncologica.È quanto ha messo sul piatto l’Azienda ospedaliera di Terni per portare a casa un nuovo acceleratore lineare e costruire il bunker che lo ospiterà. 
“Si tratta di un investimento che non poteva più essere rimandato in considerazione sia della qualità sia della quantità delle prestazioni – precisa il direttore generale Andrea Casciari –  basta considerare che nel 2013 sono stati trattati presso la struttura complessa di Radioterapia Oncologica 1.115 malati, di cui il 23% provenienti da altre regioni e il 10% da Perugia e provincia.  I trattamenti sono stati effettuati con i due acceleratori lineari in dotazione: il più recente è in funzione da circa 5 anni, l’altro è in attività da ben 19 anni. La nuova macchina, di ultima generazione, consentirà di migliorare ulteriormente la qualità delle prestazioni oncologiche di radioterapia”.
 
I lavori di costruzione del nuovo bunker e di  installazione della macchina, dovrebbero iniziare a breve dureranno almeno 10-12 mesi. Durante i lavori ai malati oncologici sarà garantita continuità assistenziale.
 
 “Con il nuovo acceleratore lineare – spiega il direttore di Radioterapia oncologica, Ernesto Maranzano – oltre ad effettuare tutte le tecniche già in uso nella struttura (radioterapia conformazionale, ad intensità modulare di dose e stereotassica corporea e cerebrale, compresa la radiochirurgia) si potranno controllare tutti i trattamenti con una Tac dedicata ed installata direttamente sul corpo dell’acceleratore stesso. Questo significa aumentare ulteriormente la qualità dei trattamenti erogati potendo controllare in tempo reale la correttezza di quanto si sta facendo in ogni seduta di radioterapia. Stiamo parlando di radioterapia guidata dalle immagini o, se si preferisce, di radioterapia che tiene conto anche della quarta dimensione, vale a dire il tempo. Per intenderci – ha concluso – si potrà aggiustare il tiro qualora il malato dovesse avere movimenti indesiderati, ovvero mirare meglio il tumore localizzato nell’ambito di  organi fisiologicamente in movimento. Si pensi per esempio ad un tumore polmonare e quanto esso sia variabile di posizione in seguito agli atti respiratori del malato”.
L’aggiornamento tecnologico, quindi, consentirà alla struttura di Radioterapia oncologica di proseguire nei trattamenti già in atto (come la radiochirurgia, la radioterapia stereotassica toraco-addominale e la radioterapia ad intensità modulare) e di migliorare ulteriormente la qualità delle prestazioni oncologiche di radioterapia attraverso evolute tecniche quadridimensionali.

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