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07 DICEMBRE 2014
Dimentichi di assumere un farmaco? Ci pensa il telefonino. Un esperimento inglese

I messaggi sul telefono impediscono a un paziente su 6 di dimenticarsi di prendere la propria pillola. Questi i risultati di uno studio inglese condotto dalla Queen Mary University di Londra chiamato Interact, che ha coinvolto più di 300 pazienti a cui erano stati prescritti farmaci antipertensivi o ipocolesterolemizzanti.

Sms sul proprio telefono per seguire efficacemente la propria terapia farmacologica. Uno studio della Queen Mary University di Londra rivela che i messaggi impediscono a un paziente su 6 di dimenticarsi di prendere la propria pillola. Il trial randomizzato, pubblicato sulla rivista 'PLoS One', ha valutato se i messaggi di testo potessero migliorare l'uso dei medicinali che tengono sotto controllo la pressione sanguigna e il colesterolo alto, due condizioni che possono portare ad attacchi di cuore e ictus, le più comuni cause di morte in tutto il mondo.
 
In media circa un terzo delle persone non assume i farmaci come prescritto, riducendo di molto i potenziali benefici della terapia e aumentando i costi sanitari di oltre 630 milioni di euro (circa 500 milioni di sterline) in termini di medicinali sprecati e di malattie evitabili. Alcuni pazienti dimenticano di prendere le compresse, mentre altri interrompono la terapia a causa dell'incertezza sui benefici o di eventi avversi durante il trattamento.
 
Lo studio, chiamato Interact, ha coinvolto 303 pazienti a cui erano stati prescritti farmaci antipertensivi o ipocolesterolemizzanti. Sono stati divisi casualmente in due gruppi: solo uno ha ricevuto Sms periodici che ricordavano di assumere le pillole. Il tutto ogni giorno per due settimane, a giorni alterni per altre due e poi ogni settimana per 6 mesi.
 
I pazienti che non hanno ricevuto o non hanno risposto al messaggio, sono stati contattati telefonicamente. Ebbene, nel gruppo che non ha usufruito del servizio sul telefonino il 25% dei pazienti ha interrotto la terapia completamente o ha raggiunto meno di quattro quinti del trattamento prescritto, contro solo il 9% dei destinatari degli Sms. 

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